Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959

Confesso di non capire questo giovane di 26 anni, che ha la Caccia e la capacità d'attendere d'un uomo di quaranta, che parla come un ado• Jeseente. Questa coniugazione affettiva del verbo ~tarbene, pronunciata con una naturalezza quasi botanica, questo semplicismo estremo da berbero di montagna, stupiscono in un uomo che beveva una bottiglia di whisky al giorno ed era stato cinque anni nella legione .!ilraniera; mentre la gin• stificazione patriottica, anzichè finanziaria (come cerlnmentc era pili vero) della modestia della cerimonia stona con Ja spontanea sincerilà degli al. tri algerini. 16 La vita del campo, mi ricorda, nelle ore di riposo, specie durante i pasti e la sera, - come clima d'attesa politico-militare, per gli al• gerini - i lunghi giorni dell'internamento in Svizzera: la radio continua– mente aperta (mah,ezzo comune all'intero Marocco, nei bar, nei. tassì, sul• le corriere, ai posti di rifornimenlo, ecc.); silenzio talora rabbiosamente imposto durante la trasmissione dei giornali-radio; tre volte al giorno, in tre modi: Rabat in francese, Rabat in arabo, Algeria libera-FLN. Poi le discussioni: ora entusiastiche, ora strascicate cou senso di delusione lun• gamente scontata; e le stime sulla durata della guerra: da tre mesi a tre anni sono i limiti più frequentemente affermalì ( un uHìciale de1l'ALN, conosciuto a Habal, in permesso mensile dopo diciotto mesi di lotta, mi conferma un triennio con un gesto di vaga speranza). In polilica le opinioni sono estreme, ma raramente porlano a un dis. sidio rabbioso; si accettano gli ordini del FLN, che vuole tutti uniti - accantonando le differenze - sino al raggiungimenlo dello sco1>0 primo: l'indipendenza. Dopo si riformeranno i partiti e ognuno sceglierà quello che più gli piace. I filo-comunisti son solo un paio e del tutto seutimenlali; credono che là ci siano salari alti per tutti e abbondanza di beni di con– sumo; però gli piacerebbe molto andare a metterei il naso. Tutti deside• rano riprendere a viaggiare « per vedere dove si sta meglio )J, e coniano sulle dita i paesi europei che non hanno ancora vislo (generalmcnle In– ghilterra e Scandinavia). Dei tedeschi - conoscono solo quelli occidentali - non vogliono sen• tir parlare male; se ricordiamo i massacri degli ebrei e i campi di con– centramento, subito viene fuori che i &ancesi in Algeria fanno le stesse cose, anzi peggiori; è il presente che conta, è l'oggi che brucia su di loro. Tuttavia anche fra gli algerini c'è chi avanza riserve sull'opportunità di assolvere, così affrettatamente, i maestri di ieri dei carnefici odierni; e nessuno ha i'ipocrila spudoratezza di attribuire ad Ho Chi Mio ( e quindi a Mao Tze Tung) la paternità dei metodi della guerra p.!icologica impie• gati dai francesi in Algeria. Come fa la stampa di Parip;i in questa carolin• gia luna di miele, in questo morbido lingua-in-bocca dc Gaulle-Adenauer. Sulla Cina le discussioni sono lunghe e cattive: c'è ehi nega che i cinesi riescano a costruire, con i mezzi che hanno, nei lempi dichiarali, le grandissime dighe di cui si vantano; (loro ci han lavorato, in Francia, 571

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