Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959

.:nel nostro periodo di ferie: eppure abbiamo fatto il viaggio per venir li ad aiolarli ... L. è il direttore della CHa dei Ragazzi, ha venticinque anni, ha studiato in Francia ma non si è laurealo; istitutore in diversi collegi fran– cesi, di lì parte la sua esperienza concreta; legge continuamente opere di pedagogia francese d'avanguardia e a parole ci crede. Viaggia spesso nel– l'interesse della scuola, ma anche perchè gli piace; di fatto non partecipa al campo dello SCI, nè come lavoro nè come vita di gruppo: solo mangia ,con noi, e non sempre. Un paio di volte è venuto ad aiutarci, a dare una mano: quattro colpi di pala, per un'oretta, con lo stesso spirito delle au– torità politiche che vanno a gettare lo schizzo di calcina sulle prime pie– tre, per farsi riprendere dai fotografi. È molto stimato dai compagni al– .gerini della scuola, e dai suoi superiori nella guarchia dell'organizzazio– ne; meno dagli europei; certamente possiede capacità pratiche notevoli, se ha fondato e diretto, in condizioni di estrema difficoltà, una casa di ottanta ragazzi. Nella calura agostana altre cure lo assalgono: vorrebbe sposarsi, « per– chè è schiavo del desiderio, per fuggire la solitudine dei momenti in cui si ritira nella sua stanza, per dare alla patria (così che quando sarà libe– .ra, saranno già grandi) forze giovani e nuove ». Tuttavia pare non ci sia riuscito: il che può tornare ad onore del suo senso di praticità. Ci tiene ad essere un intellettuale, sicchè non perdo occasione per renderlo felice: 11. Sai com'è il 1uo aspetto?» gli chiedo. « Ecc·o, hai l'aria d'uno studente, d'un giovine pro(essore siciliano; si vede subito che hai degli interessi culturali ». Lui ne gode molto; ma in effetti mi piacerebbe descriverlo - per costruire una figura panitalica - come un ragioniere milanese diplo– .matosi a Marsala. M. è l'economo della casa dei ragazzi; intelligenza quieta, volto che ispira fiducia; è anche, di fatto, mezzo iuCermiere. Può prescrivere e dare le medicine, perchè sa leggere in arabo e (nrncese e scriver cor!"elta– mente ( in francese); mentre la seconda metà dell'infermiere è costituita da un altro algerino, che è anaUabeta ma sa (ar bene le punture. Così procede il tandem sanitario, con perfetta sincronia e senza danni ai pa– :iieoti, per quel che ho potuto appurare. 15 N. è l'elettricista e l'altra metà dell'infermiere; non ha mai lavo– rato per il campo, ma di continuo e attivamente per sè; è l'algerino che meno ho potuto capire, sulla cui sincerità ho qualche dubbio. A quat– tordici anni si trova solo, con un carico familiare di 25 persone, tra ascen• denti e collaterali (glielo faccio dire tre volte, fJCr crederci): si arrangia in ogni modo per far .soldi, mendicando, rubando talvolta, sbattendosi da 1.1nufficio a un altro dell'amministrazione, da un'impresa artigianale a un colono, per chieder lavoro; senza riuscirci. Quando il sindaco della sua città rifiuta, per l'ennesima volta, di dargli una occupazione, gli spacca una bottiglia d'aranciata sulla testa; scappa e per evitare le conseguenze 567

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