Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959

volta precedente. In due mesi ho visto tredici prigioni; e sono andato a spasso per Madrid, due guardie di fianco con il mitra, come se fossi un dclinc1ue111e, lnfine ho detto d'esser nato a Casablanca e d'esserei vissuto sino a olio anni: hnnno mandato u chiamare un capitano, che ci a,•eva abitato, il <1uale mi ha fatto parlare, per due ore, del quartiere dove avevo pas• sato gli uhi mi anni; abbianto scoperto d'esser stati per molto tempo vi– cini di casa, senza nemmeno accorgercene. Così mi hanno spedilo in Ma– rocco; nel maquis non hanno bisogno di noi, di lavoro non cc n'è; ho una rabbia atroce d'a,•cr lasciato Herforcl... Ma forse riesco, a tornare in Europa; ho un amico in Inghilterra che mi farà s:vere un contratto in una impresa costrullricc di parti prefabbricale per l'industria edilizia; se il go,•erno inglese darà il ,•isto e i sindacati non si opporranno, vedrai cosa guadagno; prima rimborso il viaggio, poi mi ricompro la Vespa ... ». Nel campo, E. lavora con una precisione e una cura eccezionali; le 1>orte e le finestre che ha (alto nei dormitori, sono le migliori; aveva pau, ra, i primi giorni, di non riuscire, di aver perso la mano, dopo un anno e mezzo di ozio forzato, Ma non comprende che non tutli possono esser bravi come lui; e che per la metil dei partecipanti la professione è una altra, Con me si arrabbia pcrehè non mischio aeq11a, cemento, ghiaia e sabbia, per la gettata dei pavimenti, con la stessa rapidità e perizia di curve giri capovolte di pala, che gli viene da una lunga esperienza; per metterlo iu imbarazzo gli Caccio notare che anche lui non sarebbe lro1>· po bravo, se Io mettessi a la,•orare in un ufficio; e glielo lascio credere, J>er ,,cndicarrni ( pur essendo nolo, iu Europa, che il 90% degli impie– gali ta un 18\'oro più cretino degli operai). F. è un tipo intellettuale di secondo piano, quindi non ama troppo il Javoro manuale ed è sempre il primo, la sera, ad iniziare il rito della raccolta e 1mlitura degli utensili, avunli di riporli in magazzino. E istilu• tore in una scuola media di Fez, la cui sede principale è a Parigi; lavora quattro giorni la settimana, tre o quattro ore al giorno, e guadagna diciol• tomila franchi al mese quando non ci sono vacanze di mezzo, il che è as– sai raro. Legge continuamente, nelle ore di riposo, soltanto il .francese: ]a vita di Maometto o la storia del F.L.N., ed è cosciente della sua buona preparazione, non da istitutore, ma da insegnante. Ha molta cura del ,·e– slire, più di quella (già grande e, mi pare, superiore al costume degli operai delle città europee) degli allri algerini del campo. In Germania, dove è vissuto un anno intero, ha fatto all'amore con la figlia della sua affi11acamere e le ha 1>romcsso cli sposarla; ma sembra che ora ahhia cambialo idea. Su tale delicato problema morale mi capita di ascoltare una discussione tra lui e « la siesta »: costui non avrebbe mai H coraggio di mancare a una promessa; perciò quando ne ha bisogno, va con una femmina di commercio; ad F., di contro, questo tipo d'amore non J>iace. Il huio della notte si infittisce su tale diS'!repnn,.a di gusti e il son– no mi vieta di sentire la conclusione. 564

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