Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959

Solo lungo l'oued che passa lentissimo e tortuoso - largo ora cinque me– tri, ora mezza spanna - nel fondo della vaJlata, due strisce di terre col– tivale rompono l'aridità sbiadita dei campi circostanti. Dalla casa dei ragazzi all'oue<l sono venti minuti di strada, che l'in– glese imitatore di Cristo, il prete operaio francese, l'algerino che da anni aon sa nulla della moglie e del figlio, percorrono di rrequente, nelle ore di riposo, per andare a pescare. L'inglese è calmo, misurato di gesti e parole, anche ne11'esereizio de.I suo lrobby. Il francese, intelligente e com– prensivo con tutti, parla di continuo con 1a preda futura, persuadendola all'esca (la polpa delle lumache-fiori); e gode palesemente, fisicamente, <li ogni successo: <1ucstonon contrasta con Ja sua bontà, perchè i preti, ope– rai o professionisti, credono che 11anima l'abbiano solo gli animali pi\l grossi. L'algerino si fissa sull'orlo estremo, silenzioso, e non cade certamen– te: tanto grande è il peso che ha raccolto dentro. La sera. quando il rosso dimenticato dal sole lentamente si mischia con la notte ancora illune, mi è fatica strapparli da questa immobile. quietissima insenatura dell'oued: infilati i pesci per la bocca e le branchie, su un lungo sterpo, risaliamo io silenzio la pista verso la casa e la cena. inseguiti dagli urli rabbiosi dei cani delle capanne meno lontane. A ovest e a nord, dietro gli edifici colonici e In dimora del caicl c'è un uliveto già ripreso dalla selvatichezza; e di fianco una radura colma di sterpi, dominata da due quadrale costruzioni bianche ( i serbatoi dell'ac– qua), limitata da filari d'alberi e da siepi di fichi d'India, oltre i quali pu!a una larga pista. Al venerdì, giorno di mercato, si disegnano contro il cielo mattulino e senle, in fila dietro la siepe, le sagome, dondolanti come burattini, di clienti e mercanti: degli asinelli si vedono soltanto le orecchie e le cime dei basti rigonfi. ma s'indovina il passo dal movi– mento ritmico dei corpi umani. Un locale ricavato sotto il più vicino dei seTbatoi è divenuto l'infor– meria della casa dei ragazzi e, di fatto. un poslo di pronto soccorso per il villaggio e tutta la campagna intorno: a ogni ora del giorno si vedono im– mobili, dirimpetto all'ingresso, donne cariche di bambini o, schiacciati con– tro il muro assieme al bestiame, nella breve striscia d'ombra, vecchi pastori. Aspettano muti - con qualche gesto a noi, per confermarci la loro pre– senza - che l'informicre venga a fore una puntura; o a medicare una piaga: spesso faticosamente, perchè piena di un intruglio nero, tratto da un erba ritenuta salutare (se hanno mal di pancia. la mangiano; se si ta• gliaoo, la mettono 3ulla ferita). A sud e a est, verso cui danno le facciale di tutti gli edifici, lo spiaz– zo declina lentissimo per la vallata; dove il terreno diventa pi\l ripido, alberi di fichi e ulivi, sparsi, allo stato semi-naluTalc. mantengono alto lo oriuontc; di qui si seguono con Io sguardo i fianchi ricchi dell'oued, sin oltre il terzo bosco, dietro il quale c'è un lago. Quando il sole e la hma emergono dal dorso piatto della montngna oltre l'oued, sembrano palle d'arancione intenso, ritagli di cnrtone incollato in cielo. estranei ad esso; quando declinano oppostamente, &oao lievemente arrossati, ma ahrettanto 555

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