Volontà - anno XII - n.10 - ottobre 1959
agosto la vetnira si fermò sulla strada fra Souk cl Djemi1a e TiRet 1 e i fra– telli non vollero tirar fuori i quattrini per il carro soccorso; mantenere il congiunto stupidamente prodigo può essere un obbligo della morale tra– dizionale, misto a un senso di com1>assione, ma non la macchina. Nella corte dove vivono i resti della famiglia del caid, assieme ai loro contadini, non sono potuto mai entrare: <Jtrnndo ho pregato un ra– gazzo di tredici anni, che vi abitava e che conoscevo, di accompagnarmi dentro, la sua risposta è stata rapida e stupita: <1. non si può, non si può, non vogliono perehè ci sono le donne; andrebbero subito a protestare dal super-caid )>. 9 Poco !ont~uo_ dalle ~a~acche del.le ela~i~ s~I va~to ~1>iazzoche c.ircon– da gh ed16.c1 descnt11, stanno 1mmob1h I resti di due trattori: fa. cevano parte dell'equipaggiamento tecnico del cafrl e dei suoi vanti; ora i figli reggono la terra secondo i modi tradizionali e sui trattori giocano, nei tardi pomeriggi e nelle lunghe sere, i bambini della corte. Altrove, con le portiere e i cofani delle automobili bruciate, hanno costruito coniglie– re e poUai. Ogni lavoro agricolo è di nuovo affidato alla faticosa, impro– duttiva esperienza degli avi: trebbiano per giorni e giorni, dall'alba al Lramonto, con le coppie di cavalli falli trottare in cerchio, sulla lunga fune trattenuta da un perno umano; e la differenza di reddito fra i due modi cultura, vecchia e animale ( uomini e bestit), nuova e meccanica, si riflette immediatamente, sgargiantemente, sull'aspetto della natura. In tutte le zone che ho attraversato, intorno a Casablanca o a Meknès, ad Azrou o a Khemissct come sui 1uolli 1>endii fiancheggianti la strada fra Ti8ct e Souk cl Djcmàa, la monotonia della terra arida e i11colora ( non molto dissimile dalle parti più brulle della nostra Sicilia) è rotta soltanto nelle aree dove il colono francese o In stazione sperimentale marocchina sono arrivati a lavorare: con intelligenza e metodicità, macchine e con– cimi, pozzi frequenti e canali accuratamente conservati; senza dipendere dalle misere piogge autunnali, dall'aiuto di Allah o del magrissimo asinello. Lì i colori riemergono vivi, il verde è intenso e solido, le colture composte secondo schemi ordinati e produttivi; vigneti bassi (come io Italia Meri– dionale), oliveti di piante lucenti e carezzate, agrumeti ricchi di colori: pulitamente inquadrati in una mittel-europca volontà dell'uomo. Intorno alla casa dei ragazzi, ne11'ampia vallata antistante, e più ol, tre sui decJivi dei larghi monti che la chiudono oppostamente ( siamo agli inizi del Medio Atlante), la natura è tutta antica: la campagna è arida, tinta di un giallo paglierino che appena ricorda il verde, i cespugli rima– sti vivi son (atti di foglie dure e spinate, le pianticelle morte restano dritte e immobili, come i fiori finti d'una volta, che avevano l'anima di ferro bendata di stracci colorati. E appesi agli steli, fittamente, strani fiori hian• chi, appallottolati, che si staccano a fatica anche con un coltello: sono popolazioni pensili di piccole lumache, che vivono in perfetta simbiosi con ogni pianta intorno, dai cespugli ai fichi d'India, dagli ulivi alle rose.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy