Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

gressione. non 11e1a.sava certamente all" onore, ma ,1l solo modo di non so~• combere ad un atto clui suscitaua in lei orrore e ribrezzo. Quanto al di– ritto di uccidere, ci pare, clic sia 11na domanda superflua: nessuno, per nessuna ragione, /,a il diritto di farlo. Ci si può trovare nella dolorosa ne• cessità di dm;er uccidere, ma la n<'<'essit.ànon stabili.'ìte wt diritto. Volere poi stabilire., in cmuli:ioni diverse. da qucUc in cui sono m;– venuti i falli, se "i è staio eccesso di difesa, e, <Jnimli, una certa colpabi– lità da parte della mg"::a, è, oltre tulio, inopportuno. Ci si dime11tif·a rl,e la mgaz:a è i,i libertà provvisoria, in attesa di processo e che dev'essere a!lcora sconvolta d,, <Jumito è acl'<1duto. 1 E:' chiaro dw la grande slllmpa, rorocalchi compresi, insist.endo su certi episodi ,li delinqu.e,iza mi,wrile, sfrutta l'interesse morboso del 11ub– blico. Non è <1uesw. 11n'a!Jn11rn:ione gratuita. Uno dei giomali$li più. noti, Indro Mo,,uwclli, ha confe.1osato ('/te (< la stampe, l,a perso, rome spe.'ìsO le accade per ragioni di bortrga, il .'ìensu della misura ,12 (uostru è il ('Orsivo). Ed è proprio questo che ci di.~gusta profondamente. La delUp,en;;u giouanile è uri male reale della nostra società. Non di oggi, come pare e, molti, ma di sempre. Come qun[,.,fo ... i altro male sodale, bisognerebf)e ,•f>rcarcdi farlo scomparire, ed in que.'ìtO compito lei stampa potrebbe auere 1111a fun:ione importantissimn.. lnuf>ce lo sfruua per mgioni di bottega! Non (''è quindi da stupirsi e/te essa tlrammati::i i /atti e clic, tmcl,e quella più progre.~sista, o che si t11tcggia a tale, arriui a delle conclusioni di questo genere: (( Organi::ata per cli/emkr.'>i contro una minoran-::,a di aiminali comtmi a tutti i paesi, la nostra società è impotente di difendersi ro111roil tf>ppi.rn10dei giovanissimi )). 1 E: non c'è nc(mchc da stupirsi che, volendo dare /.'impressione che s,• ne interessa, abbia prospettat.o rimedi più o meno repressivi. E non,:',\ infine, do stupirsi clie, per lo stato d'allarme che la stampa ha creato nell'opinione pubblica, si sionu prcparllle i11terroga:ioni alla Camern; un progeuo di legge clie prct:cde pesanti san:.ioni contro i mi– norenni delinquenti; che Gonella, mini.'ìtro di Grn:ia e Giusti=ia, abbia già pronto una .'>crif> cli provvedimenti repressiui; che da. ogni parte si irwo– chino le co,ulmwe dei giovani dl'linquenti, perchè seruano di (< pmti·=ioni esemplari ))j ,·/w si sia perfino radnti nel ridicolo chiedendo il (< copri– fuoco>> per i {liouani e che le donne-madri lascino il lavoro fuori di ca8a (sen::.a avf>re il pudore di 11.asconclcre che così lascerebbero il posto agli uomini), ed attribuendo la colpa di IILtto alle innocenti cl1iaui di casa che i raga:=i d'oggi (non c"è proprio più religione!) l1anno in tasca quando portarw ancora i cal:oni corti. 1 Quest'articolo è Slnto !'lcritto, sul,ito dopo i latti di cui parla. Nel frattem1)0 Alba Shrii;:hi è slata assolla in islrulloriu. 2 L'Espresso, 6 scttcmhrc 1959. 3 L'Espreuo, 13 sctlcmbtt 1959.

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