Volontà - anno XII - n.9 - settembre1959

lismo con modalità nuove, etc.) diviene, iu questo momento di pericolosa transizione che stiamo attraversando, uno degli aspetti principali, forse il principale, della noslra azione (li militanti. Aspetti dell'attività anarchica : l'azione Dicevamo che, se dovessimo schenrntizznre questi aspetti, potremmo ri- 1lurli a tre: la propaganda, lo studio, l'azione propriamente ùclla. E5ami• nati i problemi relativi ai primi due, ci resta da esaminare il terzo. Quella cc paura dell'uomo )) che, con il desiderio di potere, sta alla radice del pro• cesso Lotalitario, lmsta a dirci dove si trovano le nostre 1•0:;sibilitii: nell'uomo stesso e nella sua libertà creatrice. La Comune di Parigi, il movimento rui.so del 1905, i soviets russi del 1917, la resistenza ucraina e quella dei marinai di Kronstadt contro il monopolio bolscevico della rivoluzione, gli albori della Comune ungherese del 1919, il r~gime <lei Consigli di Ilaviera del– l'identico periodo, la Spagna 1936-39, molti dei kihutzim istraeliani, i con– sigli di fabbrica della rivoluzione d'ottobre del '56 in Ungheria, sono al– trettanti tentativi soffocati, altrettante esperienze positive in senso nostro. Dobbiamo intenderci su quanto ho dello prima: qmmdo ('f'rnwo di drscri– ve.-e la nuova situazione dell'uomo <li fronte agli altri uomini e a11e di(. ficohà della vita ed affermavo che esiste oggi una necessità logica dell'anar– chismo, non volevo dire che (1uesto sia diventato realizzabile come una con– seguenza del Jlrogresso tecnico. Questo è solo o può essere, se sapremo pro– fittarne, un fauore favorevole. Ma anche il nemico supremo, il totalilarismo in atto o in potenza, pu() volgerlo a suo 'profitto in alcuni dei suoi aspetti~ arrestarlo in altri, per forgiare 'un sistema fatto alla sua misura e per i suoi fini. Perciò dobbiamo limitarci a dire che il progresso tecnico ha modifi. cato il terreno e le condizioni della nostra lolla e ciò ci ohhliga a rinno– vare il modo di porre i problemi. L'aumento del TF..Mt>O LIBEHO ('he i.i può prevedere come conseguenza de1la automazione, è tanto imporlanle quanto la « stanza propria » di wolfiana memoria per lo svilupflo della persona• lità, però molto più complicato e inquietante. Mo gli esempi citati di rea• lizzaziooi tendenzialmente libertarie haono potuto farsi sempre più fre– quenti e completi indipendentemente dal progresso tecnico, attraverso l'e– sperienza negativa del socialismo legalitario e di quello diltatoriale. Gli operai di Csepel in Ungheria, tradizionalmente comunisti ed abi– tuati alla disciplina di partito, velerani della lotta antinazista o giovani cre– sciuti nel partito unico del proletariato, hanno cessato di obbedire, hanno preso l'iniziativa nelle loro mani e hanno dato vita a forme proprie di la– voro associato che sono state contemporaneamente, come nel 1936 le col– lettività dell'Aragona, organismi di lotta. E i contadini ungheresi che, come i contadini russi dell'epoca della collettivizzazione forzata, portavano pri– ma a malincuore c nella minore misura possibile i loro raccolti agli am- 494

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