Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959

nè il diplomatico, nè l'industriale, nè il commerciante, nè il solda lo, nè l'artista, ncmweuo il poeta, nel suo significato corrente, contano qualcosa. 11 nostro ufficio non è il nostro destino. La nostra professione non è il sostantivo. Non c'è altro ufficio nè compito tranne quello che insegna al ragazzo essere [un eroe. L'uomo eroico è qt1ello che conta. L'uomo così, nudo, sotto la notte, (ronte al mistero; con la sua tragedia ai fianchi, con la sua vera tragedia. con la sua unica tragedia. Quella che sorge quando chiediamo, quando gridiamo nel vento: chi sono io? E il vento non risponde, e non risponde nessuno. Chi sono io? ... Silenzio! ... Silenzio!. .. Nè una eco, nè un segno ... Silenzio! ... Perchè gridi con mc, io cerco il ricco e gli dico: lascia le tue ricchezze e vieni <Jui a gridare. Pcrchè gridi con mc, io cerco il povero e gli dico: salva In tua povertà e vieni qui a gridare. Tutte le lingue in un unico grido, e tutte le mani su un ariete solo per abbattere la notte, e caccinre da noi l'ombra, lontana. Non ci sono d.ittature umane. Stelle, solo stelle, stelle dittatrici ci governano. Contro la ditlatura delle stelle, 1a dittatura dell'eroismo. E le stelle dicono: ci saranno sempre poveri e ricchi e il pesce grande si mangia il piccolo ... Conico la voce delle stelle, lo sforzo dell'eroismo collet1ivo. Perchè gridi con me, contro queste dillaturc stellari, io cerco l'uomo. 468

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