Volontà - anno XII - n.7-8 - luglio-agosto 1959
( 350.000 '!), ufficialmente incluse nella voce « industria », che perciò riducono cli altrettanto il settore del– la industria statale. Poichè nel 1958 i lavoratori di– pendenti da <[uesta erano 982.000, si avrcbLe un ·totale di oltre 1,3 mi– lioni per l'insieme de1l'industria e dell'artigianato. Partendo dai dati del 1957 e tenendo conto dei proba– bili mutamenti inten 1 enuti, specie a favore del ramo industriale e a sca– pito della campagna, si avrebbe og– gi la seguente distribuzione settoria– le dell'occupazione: agricoltura 45%, industria, costruzione, artigia– nato 30%, trasporti, comunicazioni e commercio 12%, sen·izi ammini• strativi e sociali 13%. Il part.ito socialista ungherese dei lavoratori ( comunista) comprendeva nel marzo dello scorso anno circa 400.000 membri, contro oltre il dop– pio nell'ottobre del 1956; il che si– gnifica che solo il quattro per cento della popolazione ( o, per dare una immagine più evidente, una persona ogni 6-7 famiglie) vi è iscritta; rap• porto leggermente superiore a quel– lo medio degli altri paesi del mon– do socialista ( secondo valutazioni di intenditori. 50-80 mila membri del PSUL sarebbero ancora degli stali– niani puri, e 100-150 mila degli op• portunisti, rientrati nei primi mesi del 1957). Comunque sia, il pazien– te lavoro di rieducazione ideologica, di persuasione. di invito all'ottimi– smo, compiuto dal partito nello scor- 110 biennio 1 con senso di moderazio– ne. di lontananza dagli estremi. e insieme di formez:r.a, anche se non à riguadagnato molta gente alla cau– sa cli Mosca. non avendo potuto su– perare <ruella crosta di indifferenza, incredulità e solitudine formatosi col fa1limento della rivolta, à però calmato la massima parte degli. op• positori diretti alla politica del go• vcrno ( all'interno del partito stes• so) e à convinto la popolazione del– la ineluttabilità della resistenza, an– che passiva. E il risultato lo.si è visto nelle elezioni ( al parlamento centrale e ai consigli locali) del novembre scor• so, aJle quali à partecipato il 98% dei sei milioni e mezzo degli aven– ti dirilto: che ànno dato il 99,6% dei voti al Fronte Patriottico Popo• lare, cioè alla lisla unica governati– va. A quesla vittoria ha contribui_to anche la propaganda della chiesa cauolica, alla quale il governo ave• va comunicato, nell'imminenza del– le elezioni, che essa (come quella luterana e calvinista) avrebbe con• tinuato a godere dell'intero sussidio statale anche nel corso del 1959: contrariamente a <1uanto stabilito nell'accordo del 1951 fra stato e chiesa, secondo cui il finanziamen• lo statale avrebbe dovuto ridursi, dopo il settimo anno, del 25%, La resistenza passiva che il go• ,·crno non è ancora riuscito a supe• rare del tutto proviene dall'ambien– te delle libere professioni, SJ)ecie da• gli intellcltuali. Uno dei migliori scrittori del movimento popolare– contadino, Gyula lllyes, nonoslante le critiche degli ortodossi ad abban• clonare la « vecchia, romantica >> \. deologia della preminenza delle for• :r.e contadine nella evoluzione poli– tica del paese, e l'invito ad occupar– si de11a odierna edificazione indu– striale, il pubblicato l'anno scor!o, come 1>rova del suo <( interesse » ai problemi attuali, la traduzione di nna antologia di poeti della Cina 439
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