Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

non riconoscere pii, le sentenze e• messe dal Triliunale della Monar• chia. [ ,•cscovi di Messina, Agrigen• 10 e Ca1ania, che avevano obbedito al 1>ontcficecriticando violentemente le autoriti, civili, furono destituiti dal vicerè. Passata, con la pace di Utrecht (1713), In Sicilia a Vittorio Amed'eo di Savoia, si cercò di venire a patti. Clemente XI si ostinò e con una bolla abolì il Tribunale della Monarchia, ordinando a tutto il clero siciliano di non pagare piì1 le lasge al gover– no; in sostituzione dell'abolito tri• bunale ne istitui diversi in vari cen- 1ri della Sicilia e con giudici da lui direttamente nominati. li re savoiardo rispose dccrernml'o l'esilio e In confisca dei beni per 'tut– li gli ecclesiastici che avessero obbe– dito al papa, e mise in pratjca il de• creto polchè, alcune settimane do– po, 413 preti ribelli erano già arri– vati a Roma. Quando nel 1720 la Sicilia fo cam– biala dai Savoia con la Sardegua, Clemente XI pretese che la seconda isola fosse un feudo della Chiesa. E 1>errisolvere, a suo modo, le due questioni, non fu estraneo alle im– prese del cardinale Alberoni, mini– stro di Filippo V di Spagna, che cercò di sbarcare cd occupare prima la Sardegna e poi la Sicilia. La cnlma ritornò solamente con la morte di Clemente XI, avvenuta nel 1721. lnno<"enzo XIII suo successore ri• conobbe apertamente Carlo VI cl'Au– stria re di rnpoli, sperando forse di Ìnf!:rnnclire lo Stato Pontificio con l'annessione di Parrnn e Piacenza, in mano nll'Aus1ria; speranza del re- 110 delusa. Benedetto XIII riconobbe In (acol. tà secolare del potere civile siciliano di giudicare in materia ecclesiastica cd abbandonò ogni diritto, o preteso tale, sull'isola <li Sardegna, quando Vittorio Amedeo accettò il pagamen– to di un canone di 1.500 scudi. La fine del suo pontificato (u però se– gnata dai roghi di Palermo (1728) dove furono arsi vivi due ecclesiasti– ci col1>evolt di eterodossia teologica. Sotto Clemente Xl(, il quale aveva investito del regno Carlo di Spagna, scoppiò lo scandalo della « tratta dei bianchi », cioè dei ratti quoti– diani che si commetteva.no in piena Roma dagli spagnoli su giovani che ,•eui,•nno poi forzati ad arruolarsi nell'esercito borbonico che combat– teva contro l'Austria nella disputa per la supremazin sul regno napo• !etano: la Pace di Vicnnn del 1738 coulcrmerà la perdita nustrinen e Cnrlo IV salirà sul trono. Clemente Xll fcnnava gli occhi, soddisfatto di a,•cre oltenuto dal re di Spagna il posto di vicerè di Sicilia per suo ni– pote. Clemente XTI è nuche l'autore del– la bolla « In eminenti » contro i co– sidetti « Liberi muratori». che dove• va costare la vita n Pietro Ginnnoue, uno dei J>iù grnncli storici mcridio. nnli, autore della famosa « Istoria civile del Regno di N,q,oli )> (nella quale si propugnava coraggiosamen- 1e l'estensione delle imposte ai belli del clero. l'abolizione dell'i.nquisi– zioue e delle decime ecclesiastiche obbligatorie, il divieto di nuovi ac– quisti da parte del clero - circa i quattro quinti della ricchezza fon– diaria erano nelle loro mani - e la cessazione del tributo annuo al pa– pa), morto nelle cnrceri sabaude, solto il tiranno Carlo Enrnuuelc, do– po dodici anni di agonia (1748). Carlo di Borbone ncva, nel 1740, riammessi gli ebrei nel regno delle 369

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