Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

ae. Luigi III arriverà a regnare bre– vemente sul Napole1ano ed a lascia– re, prima deJJa fine del 1437, l'insta– bile trono a Renato d'Angiò. Quattro anui dopo Alfonso V d'A– ragona sconfiggeva definitivamente gli angioini e riuniva il Regno di Na– poli alla Sicilia, la quale, dopo es– sere passata per una serie di lotte in– testine, con la morte di Martino il Giovane (1409) ave,•a perduti i suoi re ed era diventata una semplice pro– vincia ·spagnola retta d'a un vicerè. Il Napoletano conserverà però una certa autonomia e continuerà ad ave– re re propri dal 1458 fino al 1501, quando, con la morie di Federico JII e sopra1u1to per evitare le continue invasioni fomentate dai pontefici, di– verrà pure 1W vicereame spagnolo. Nel 1445 Calisto Hl sale sul trono pontificale. Ex-segretario di Alfon- 80 V, pensò di dare il Regno ad uno dei suoi nipoti e rifiutò fino alla morte di riconoscere Ferdinando, fi– gli.onaturale di Alfonso restato sen– za eredi legittimi, come erede al lrono, contro la volontà paterna. li pa11amorì qualche mese prima di Alfonso V ed alla morte di quest'ul– timo (1~8) il tentativo di riconqui– sta del Regno da parte di Giovanni d'Angiò fallì miseramente e Ferdi– nando I divenne !ò!aldnmente re di Napoli. Dispersi gli angioini il Vaticano non pote,•a far altro che nvvicinarsi •gli spagnoli. Del resto il povero ed illusorio leutativo di Giovanni d"An– giò non aveva riscontrato nessun cn- 1usiasmo alla corte papale, che prc– paravn già In nuova alleanza. Fu sotto l'arrendevole Ferdinando il Cnuolieo, paJ>a Sisto IV, che la 1erribile Inquisizione veniva intro• dotta in Spagna e che si decretava J'espulsione degli ebrei da11a peni– sola iberica. Lo lettera di lode del papa alla regina Isabella doveva pre– ccd'ere di poco la replica dcll'espul. sione in terra italiana. Nel 1492 Fer– dinando Il d'Aragona, futuro <1uinto di Spagna, decide di cacciare gli e• brei dalla Sicilia. (Auche in Sarde– gna il periodo dell'occupazione ara– gonese fu marcato dall'espulsione degli ebrei). li tribunale dell'Inqui– sizione sarà in1rodot10 nell'isola uel 1513; tre anni prima i napolernni si erano opposti alla introduzione degli inquisitori nel continente, ciò non impedirà però che, nei decen• ni che seguiranno, le barche, cariche di accusati destinati al rogo e diret• te nella Roma papale, siano nume– rose. Durante il viccregno del duca di Toledo (1547) gli ebrei saranno inumanaÒ1ente cacciati anche da tut• la l'Italia meridionale continentale con grave danno per la sua econo– mia. L'idillio ebbe corta durala. lm10- cenzo VIIl, successore di Sisto JV, pretese dal re di apoli il paga– mento annuo dei famosi 40.000 scu– di oro di normanna origine. Ferdi– nando 1 si rifiutava. li papa dichin– rò la guerra; dopo aver speso perfino il denaro raccolto per combattere i turchi, dovette però dichiararsi sconfitto. Organizzò allora la cospi~ razione che In storia ci ha traman– dalo sotto il nome di <econgiura dei baroni di Napoli». Scoperto il eom– plo110 i baroni colpevoli furono ar– reslali e decapitati. Innocenzo VIII scomunicò allora il re di Napoli ed offrì il regno a Car– lo VIII il quale calò in Italia e uel 1494 si impadroniva del Napoletano. L'anno successivo Ferdinando li, con l'aiuto spagnolo, arrivava a ri– cuperare il trono, ma l'invasione 367

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