Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

volontà Italia come Cina ANNO Xli n. 6 Giugno1050 A e e AN 1' o ALLE scuole elementari (sei anni), ha111w cominciato a sorgere, nelle campttgne cinesi, le scuol,e me,lic inferi.ori (tre anni) e le medie superiori (altri tre). Il fovoro ma,uwle si affianca sempre, per me::,:;agiomnta, allo studio; occanto, o no11, lonta,w dalla scuola e' è il ter– reno per le coltivazioni sperime11wli; sperimentali per i ragazzi, che de– vono imparare, con la loro faticll e a loro spese, quello che vuole la cam– pctg11a. Inoltre c'è l'edificio scofostico du 1e11er pulito, le camerate do or– <linare (<1uasi ovwu11w gli allievi vivono insieme) a turno, ecc. Le materie insegnate sono: lingua, r,wtematica, fisica, chimicc,, edu– cazione politict1,; e in un secondo tem.po : macchine agricole, eleuri{ic(1- zione, industrie mmli. Questo è lo schema generale, che 110,i è uguale dappertu.tto, poichè lo. specializzt1.:.io11evaria secondo le esigenze del luogo. L'educazione politica, è l'equivalente della cultura civica nelle scuole ita– liane (dove si insegna, ad esempio, che si deve morire per la pauia, <m:.i che è bello fa,-lo e che se si scappa ,um vn bene - proprio com.e i.n Cina); 111.<1 comprende "''che l'inseg1wme11to del marxismo, mentre da noi c'è fo religione. Educa:.iorie politica a pc,rte, debbo dire che lo scuola cinese m.i pfoce. Si inseg,w attraverso l' a:io11e, si s11ulia110le cose che servono, si fovora insieme. Per lo ,,umo da lontcmo sembra molto bella. Soprawuo se la paragono <t<111elfo che mi st<I<lavmiti ogli occhi, in, Iwlia. Il figlio del no– stro conlll(/i,io, quando riesce a frec1uent<1re le le:.ioni (qui pur/o delle pochissime scuole medie della cmnpag,w., trolasciando il fenomeno base delfo r,w11co11:.a di istruzione elemenuire), impara tante 110:.ioni che non ha11110 aui11e11;;a. con la vita, nè sua nè degli altri, nè cam.pagnola nè cit– tadina, 11è di oggi nè di domani; l'inseg,wmento è tutlo retroverso, im– panta,wto nel passato, con l'<1ggiunta di una linguo morta milleseueccnto mmi fa, ridicola, <wtoritarfo, im.piegol<t .-,olwnto da <Juel reliuo d.ell'im.– pero romano decodent.e che è ln chiesa cattolico; si studiano le astrozioni, i concetti, le formule, ma 11011, si im.pnm. mai ad applicarle. Di ciò che e'è eia /<ire oggi, in, quest.o mondo (110n, nell' ofrlilù), in que• sw Iwlin, 11ell< 1 cit.uì o nel villaggio dove si vive; ,li ciò che occorre pro– durre pe,-chè si stia meglio domcmi (non clopodoma11i - dopo fo. morte), 321

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