Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959
Il cambio ufficiale è di 50 lek per un dollaro, 12,50 per un rublo, cioè un lck pari a lire 12,50; quello li– bero sui mercati occidentali .1bbassa i I lck quasi allo s1esso livello della lirn (600 per un dollaro); mentre per confronti e valutazioni sul suo effettivo potere d'acquisto nel mer– ca10 nazionale può impiegarsi, con buona probabilità, il tasso di un lek per 0110 lire italiane. Ed è questo il cambio d'a noi usato. Il pian.o q1iinqu.em1ale in corso ('56-60) eontcm1lla investimenti per 21,9 miliardi di lek (ai prezzi del 1955), un aur.nento della produzione industriale del 124%; la creazione di un unico sistema eleuro-energelÌ· co nazionale, la soluzione<< definiti– va >) (ma ciò non è vero) del proble– ma Ccl'Calicolo: numcnto dcli' area seminala a 452.000 ettari, della pro– duzione di cercali per alimentazio– ne da 309.000 tonnellate (nel 1955) a 450.000. Solo uel 1956 è stato abo– lito il tesseramento dei beni di con– sumo industriale t' ridotto il razio– namento dei generi d'alimentazione. I maggiori sforzi sono oggi concen– trati sull'industria mineraria (petro– lio, nickel, cromo, rame) per l'e– sportazione, sull'incremento del 1)0· tenziale energetico, sulla meccanìz. zazione agricola. L'espansione del– l'industria è stc,ta però rallentata dalle vicende dell'Ungheria e <lella Polonia, le cui forniture di macchi– ne e attrezzature sono state sospese, ritardate, annullate. Prima della guerra 1'85% d"ella popolazione era anaUabeta e le per– F-one forni1e di tm diploma d'istm– zione superiore era.no una cinquan– tina; oggi l'anaHabctismo è stato a– boli10 {ra i minori di quarant'anni e il numero complessivo degli studen- 342 1.i è di 270.000, contro 60.000 allora; tuttavia l'insulficienza di manodo– pera qualificata, di specialisti e di tecnici a livcJlo direzionale è ancora uno dei maggiori ostacoli allo svi– luppo economico nazionale. Nell'a. prile del 1957 i campi di rieducazio– ne (lavoro coatto) pare ospitassero 15.000 persone, la metà del numero contenuto tre anni prima. Alle ele– zioni del giugno del 58 ha parteci– palo il 99% degli aventi diritto: il 99,88% dei voti sono andati ai comu– nisti. Il part.ito albanese del lavoro· (comunista), clandestinamente fon– dato nei pressi di Tirana nel no• vembre del 1941, comprendeva, al– l'inizio del 1957, 41.000 membri (il 40% d'ei quali Iuuzionari dello stes• so); equivalenti al 2,9% della popo• la1.;one (3,6% nell'URSS). Il J;nguag– gio di questo partito è contra<ldistin– to da una rigidissima ortodossia marx-le.nin-stalinista, da una magni– loquenza politico-sociale inadatla al– le dimensioni della realtil, da un;1 stretta obbedienza alle direttive di Mosca, da una costante esaltazione della politica sovietica; la sua azio– ne eia una continua pressione sulla popolazione pcrchè mantenga o au• menti il ritmo di attività; e, recen– temente, da un acceleramento della collettivizzazione dell'economia agri– cola e del sistema di distribuzione, da [re<ruenti innalzamenti degli O• biellivi economici. Ecco degli esempi del linguaggio del PAL, da cui si deduce anche hl presenza di qualche cli[fìcoltà snl piano interno: « Nelle circostanze attuali ... da noi esistono ancora le classi, la lotta di classe, le influenze delle classi. ... Il nostro partito lot– terà contro il rcvisioni~mo e l'oppor– tunispio, come ha sempre fatto, sen-
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