Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

lredici ,•ohe. Ragguaglintn nd abi– l~nle la produzione è slnH\ di 161 ldli di carbone (contro 3,5 anteguer• ra), 335 li1ri di petrolio grezzo (lO-i), 48 kili di cemento (9), 15 metri di 1essu10 (27 centime1ri); 88 kilownll– orn (1028 Kw. pro-cnpile nell'UR S, 857 in Italia), con una potenza istal– lala di 40 kilowa11, contro nove nn– tegucrrn. I grossi progetti in co~o di realizzazione sono una sellantina: naturalmente sin l'importnnzn che il numero loro vanno rnggungliali alla grnndezza del pnc~e; do,•c è cer• lo che l'industrinlizzozionc hn fatto note,•oli progressi: nel 1938 In pro– du:done indu11triulc costiluivn il 9,8 per C'Cnlodel prodotto na1;ionnlc lor– do, quella agricolo il rcslo; oggi In 1>rima occupa il 48,9 la ~ccondn il 51,1 1>er cento. Il 1>nrcolrnllnri ngricoli raJrgiungc a11unlmcn1c Il· 2.800 uniti, conven– zionali (di );; ('avalli vapore ciascu– na), <'Oniro lrenta al momento della liberazione (no,,cmhr"" '14); di <'...tisi l'011an1a l)Cr cenlo sono di fabbri– C'azione sovietica; la densità sul col– tivato ri1mha di una nrn,·china, di potenza convenzionale, ogui 144 et– tari (nell'URSS mm ogni 123, in T. tali a - gro~so modo - unn ogni 45); mediamente il 60% dei laoori O[l.rÌ– coli fondnmenlnli è compiulo con l'aiulo di trnttori e di nitre nrncchi– nc. Le terre eeminate possono calco– larsi intoruo ai 426.000 C"ltnri, pari al 16% della /JUJ>erfìcie nozionale; ahri 230.000 80110 ancora inutilizzuti ma polenzialrnenlc 1>rodu11i,·i; prati e 1>nscoltcoprono quusi il 30%, le foresl<' qm11,i il 40% drl tNritorio albanese, L'arca irrigala superu di tre volle quella d'anteguerra i In hm. ghezza dei canali d'irrigazione toC• l'ava, all'inizio del 1957, i 5.500 ki– lometri. Al primo novembre di quest'anno le cooperalive agricole - equivalen– ti ai colcos sovietici e servile dn una rete di stazioni macchine o lrnttori, delle quali si ignorn il numero - erano 1935, disponevano del 76% della ~mpcrfìcic cohivnln del paese e abbracciavano 28.000 uni1ù econo– rnirhe familiari (pari al 63% del to- 1ale nazionale): con una media di 150 euari di seminalo e di 14 fomj. ,!,!lieciascuna. Primn della guerra il i0% dei contadini era privo di ter– ra; og~i il 40% In possiede ancora imlivi<hrnlmcnte, il 60% ,ctii,collet– tivumcote. JI / 0 f'ÙlllO (fllÌll<fll<'tltW/c (50-55) aveva previsto un tolnlc l'iuvcsti– mcnti pari a 21 milinrcli di lck (di rui i,;.olo 17.2 rC'nlmenlr c1Tettua1i). un valore ~lobnle dclln produzione n;:::ricola e induslrinle, nel 1955, di 19 miliardi. un reddito nazionale di <'i,runle importo (come è nolo, ~li l"conomisli dei paesi soeialisti esclu– dono dal com1mto di quc!-t'ullimo tulli i servizi non leJ,!Rliallo proclu– zione. compresi quelli 11,1ntali,e l'i• slruzione). Applicando lo ji:lcssocnlo a prodnzionc e reddito. fli honno 15.5 miliardi di lck, che possono lcnersi buoni com" indicozione ap– prossimativa 1>cr com1>arazioni e ('alcoli succc~sivi: <'ioè 810 lck al mese pro capite. Oj?C.i i,rohnbilmcn– lc elevati.si a 1250. cd equivalenti a 7500-10.000 lire. (In ltnlin nel 1957 il reddito ne;,ionalc- interno ed es1er- 110, medio, pro capite, è stato <li C'ircn 30.000 lire; il prodotlo nazio– nale nello interno cli circa 20.000; e qucsl' ultimo, cnlcolato secondo i me1odi socinlis1i suddetti, di cir– ca 15.000). 3,11

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