Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959
Alberto Caracciolo su L'A·vmitifl convenendo che Velio Spano è ca– duto in e<più punti in banalità » e che la versione sui fatti cli maggio a Barcellona è sbagliata, definisce poco civile l'accussu di mentitore che N. Chiaromonte gettò in faccia al se– natore comunista. Ma è una giusta reazione ad unu accusa infamante contro militanti io Spngn;i, 1112 :11111i di <!istanza 1lngli av• venimcnti, s1ava 11cr essere acquisila nella storia. E il p.c. avc\·a bisogno del solito 1·apro es1,ia1orio per innoceutare se stesso. Ecco <[11.'.llche JJ:lSSO 1lclla « <lichiarazione sulla condo11a politica di Juunito Comore– ra li folla dal Scgre1ario del .Par1i10 Socia• lista U11ifìcato di C:ttalogna (P.S.U.C.). << Comorcra tenlò di souituirc alla lolla di. ,,n'11ci1'ii per conquiswre et! educare la cfo.s.se open1i<1 e le 1110.ssc lavora1rici, lot1a in cui il pul'/ito si svilupl'a e si eleva poli– ticamc111c, degli 111wccl1igrossolani e .sc1l– lUMÌ contro gli opcrui (folla C.N.1'. (/on– ,lota nel 1910) o co11tro i 111i/ira11tide/fa eSQUERH.A. /,i questo modo <1bbassava il livello ciel fovoro politico e educalivo ciel partito. ostacolava lei pe11ctra:::io11c del– la icleofogiti e della politica d,el partilo lrc1 le masse, crC'Wll Irti le 1111'glitiia cli oper11i e lavoratori clelfo C.N.T. e della ESQUF.R• RA mw atmosfera ostile <11 parli/o ». <( Il progctlo (li Comorcm di creare u11 fronte pC1lrio11ico iu Catalogna, guidoto da lui. implicava il fallo di divitlcrc i'l mo• vime11to della resistenza a11ifrw1cl1ista in due: 1uw (( origi11alc », u irulipe11de11te ». rw:::t'o,wlislllcawhmo co11 il suo program– ""' c,l i suoi obie11ivi « i,u/ipe11de11ti », wt ullro per il resto dei popoli tiella Spagrra. Questo co111ro tu/la la linea politictt del PSUC e del P.C. <li Spagna, e/re consiste nel fondere i11 un solo fro11le di combat– timeruo le forze cli resistenza di lldti i po• voli ciel//, Spag11a ». <<••••• U,w delle ma11ifcsta:::io11i di ,,uesto o(/io (1)cr gli operai rivoluzionari della 334 che avevano combattuto eroicamen– te contro Franco, lasciandovi molti dei loro. Se c'è ormai una veritì, che è ac– quisita· nella storia è proprio quel– la sni fatti di maggio. Ton vi fo, è, noto, nessuna provocazione da par– te degli anarchici e dei poumisti; la provocazione venne dalla parte clelle forze di polizia comandate d'a C.N.T.) fu il suo tlllcggiam1:mto al 1110111e11t.o <lcl puti;ch trot.::chistci li IJ!lrccllo11a nel maggio 1937..... Il PSUC e i'! P.C. cl, Spa– g11asi sfor:::arotw alfort1 d'i.solare e colpire fo banda di tradi1ori e le spie fasciste (lei POUM, per im1,cdirc che i milita11ti dellt1 C.N.T. fossero strapp(l/j dai tlirigeriti fa• sci,,ti iu wm posizione di lom, comro la repubblica, che sarebbe sww fatale per il ,wstro popolo. l,ll co11dotta di Comorera, i1i quei giorni, ,li 11a.scosto d,,l pitrtito, fu del tutto di:versa. Conwrcra desiderava ap– profittare dclfo solieva::::io11c trot:::cl1is1aper i11trapre1ulere /"a,mi~11Wme11to .fisico della C.N.T.. U,w simile moslruosità avrebbe t1cceleralo la disfuttt1 della repuhblica e la villoria fascista. Il PSUC e il P.C. di Spa– grw im11edirono questa provocazione che, alla luce dell't1llt1ale 11osizio11cdi Comorera appare ,wii come un grave errore, ma i11 tutto il suo sig11i/icato criminale. Comorert1 110n comprese mai neppure la c11ome fw1:::ionc dei co11tadini, <Juali pr1'1t• cipali alfellti dclfo cfossc operaia. Comorera i11 pra1ict1 è contro l'allea11zt1 del proleta• riato e ,lei corua<lilli nella lotta contro il fm11chi'smo, 11elfa lolla per fo repubblica democratica. Già d11nmtc la guerm di libcrt,;;io11eco11• tro il fascismo ..•.. Comorera condusse urra volitica di pressione, di viole,1:::ae di, sac• cl1eggio dei conrod,'ni catalani, la quale coù,cideva nel fondo con quelltt dei diri– genti f(lscisti r(IJlreddamlo l'e11/11siasmo dei 1:011Uulìni per la lotta ». 1 l'Ava11ti!, 9 giugno 1959.
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