Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959
no allora, erano srnti una quantità trascurabile. E' vero, come disse V. Spano, che al governo centrale non vi era– no che due comt.misti, che il p.c. co– munista nou aveva che 15.000 ade– renti (nella Catalogna 200) e che la rappresentanza 1JRrlamentarc del partito non era che di 14 deputati. Ma per le capacitì1 fogogitatl'ici di quel partito si è già visto (nello scritto precedente) come esso arri– vasse in breve tempo ad occupare tutti i settori della vita <lei paese, oltre, a controllare e dirigere la guerra. (Ed è siguificntivo che nelle llrigate .lnternaziouali dove erano comunisti di tutte le nazionalità, non vi fosi:c ucssuu russo, meutrc un ge– nerale t'USl'iO era stnto inviato in Spa– gna. Pare che gli ordini <li taliu fossero « di tenersi lontani dai tiri delle artiglieri "· E' evidente che i comunisti russi preCerivauo esercita– tare il loro controllo e la loro in– fluenza sul governo, sulla economia e su tulli gli organismi da cui dipen– deva la vitu del paese e l'auclnmen– to della guerra). E (u proprio <1uesta politica sopraffatricc di un piccolo partito che riceveva gli ordini da Mosca, ehe minò l'unità nello schie– ramento delle forze antifasciste, che portò ud infamare i militanti del PO M (Partito operaio di Unifica– zione Marxista). 01ecusa1Hloli di col– lusione con Franco, a sopprimerne 1 Velio SJ)nno tli111e111ic:1pcNino che esist& 1111 1loc11mcuto di foute comunista, 1111bblie:110 sulla rh•isln Rina.scii«, direU:t tln P. Togli1111i) (i\. 1. n. VI, gcnnnio 1950) ~ul ruolo 11efas10 del comunistn Junn Como• rern in C,unlognn. J. Comorcra fu tlurarue hl guerrn di 51,agna ministro ilei Lnvori rubblici e Segre1ario Generale ,lcl P.S.U. di Cn1nlognn, ma 11,..r<1ur1n10aire sinuo le ca• anche (Nicola Chiaromoute ricorda In soppressione del loro leader Nin del <1unlenon si trovò mai il cada– vere) e all'uccisione di militanti a– narchici accusati di essere elci con– trorivoluzionari, (valga JlCl' tntti lo esempio di C. Berncri e F. Barbieri). Non ci si aspettava, dm 1 vcro, che Velio Spano desse sui fo11i di mag– gio una versione che era così fat·ilc dimostrare errata. « Subito dopo la uiuoria di Cua• cfolajara, egli disse, ctl.lorclrè i fasci– ~ti scaterwrorio un'offer1si11a contro il Norcl, e le,, Uepubblica cercarn di difendersi con puntate sul fronte cli /111cscll, enmt> scop11i<ite <Juae lei, e !iiOJHlltntto in CMalog,w, rivolle riel pc,c.,;e; e fu climostrMo d,c vi ermw stati rontalli ron le forze fra11dti$.IC (ammise eh<' i cont:atti Curono da 1rnrtc di militanti del POUM e 11011 di 1111archici). A<l ogni modo, <JIW· /unqu.e fossero le intc11;io11i <li co– loro clic orgm1i:.;,aro11u l'i,,surre;io– ne cli Bnrcello,w, è rerto d1e la loro c,:ione indebolì. il /mute re1mbbli– c<rno. Vi fu. in, conseguenza urw repres– ~ione che, come era fawlc in quella situo:io,w, non mi.mrù i colpi, ma clic servì, in ogni moclo. <1 sall)(1rc la Repubblic,i .~1,agnofo iu quel pe– rioclo » 1 • • riche che occuJla un comunista, si sa che egli ,lc,·c seguino: la linea i1111•osta ,lai pu• lito. Del res10 la 1,olith·a s,ohn da J. Co– morcrn era 11roprio In 11oli1itn che i co• munis1i facevnuo in 11111ala S1,agn:t. Che <111clln11oli1ica tin s1a1a sco11fossnta nel do– eumen10 SOJlr:icitato e abbia por1a10 nlla ~1rnlsione di J. Comorera d:'11p.c. siguifi– ca che la ,•crilà sul compor1rune1110 ,lel JJ.C, 333
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