Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

verso l'unità di comando che era una cosa ben diversa dal comando unico, in mano agfi staliniani, il che era stato riconosciuto anche da Largo Caballero. E del resto nuche Rosselli, intendeva il Comando, press'a poco come gli anarchici. Egli scriveva: « è da ricordare che questa non è una guerra nor– male. E' una guena rivoluzionaria contro i quadri di un esercito ri. belle. Il Comando se deve essere tenuto du militari, deve essere con– trollato dalle for-1.:erivoluzionarie e i militari, specie se hanno postlcli– rettiYi, debbono essere di sicura fe. de 1·ivoluzionaria..... Troppi capi non "anno in 1inea e non conoscono le linee. Troppi dirigenti, anche po– litici, dimeuticnno che i1 morale in questa guerra, e con queste mili– zie è un elemento essenziale. Vale pii1 una ricognizione in linea con colloqui con i compagni, del pili ela– borato piano di operazioni. Il ren– dimento delle milizie è in stretta re– lazione con l'efficienza d'el Coman– do )) 1 . La realtà era che il governo legitr timo spal,!'.nolo, sotto il contro11o d'ei comunisti, non accettava che in Catalogna si Cosse iniziata una co– struzione ~ociale che era al di fuo– ri degli schemi cari a Mosca. Ed aveva tanto paura di Franco quan• lo del mondo nuovo cl1e si stava co– ilt ruendo. I fatti di maggio Nel processo l'Ìvoluzionario della S1>ngna era accaduto un'involuzio– ne. Le colleuività agricole, quelle 1 CARLO Rossi:;1.1.1, Storia di una impor– tante vittorin 111(11/Cata, nell'opera citata. industriali, i lavoratori che vi par– tecipavano erano continuamente og.– getto di attacchi, e non solo verbali, eia parte del governo centrale, che ave,,a riacquistato aulorilà ai pole– re, e dei comunisti. Nenni racconta che il ministro so– cialista Prieto gli aveva detto che la fusione tra p.s. e p.c. era un << me,:– zo idoneo per tenere testa all'indi– j,;ciplina degli anarchici >1 e per con– to pro1,rio Ca questa considerazione: te L'intesa rra socialisti e comunisti fu, durante tutto il 1937 e fino alla primavera del 1938, uno dei fattori determinanti della resistenza spa– gnol11». Tulle le tc~timoniauze i:ìU!l~t Spa• gua, ad eccezione di <1uelle CO• 111uni;;tco filo-èomunisle, i;ono con– cordi ucl l'icouoscere che i com.uni– sti, in Spagna, fui-i::mol'e)emento di– sJ?regatore delle forze 110polnri. Ge• raid Brcuan, uno scrittore inglese, la coi oueslìt intellettuale e morale non può essere messa in dubbio, scriveva: ((La penetrazione comuni– sta aveva distrvtto ogni possibilità di solidariet~t trn le classi >>. Le giornate di maggio, non furono nn' esplosione improvvisa, ma lo scoppio, di tensioni, di conflitti, di provocazioni, di fotti vio1cnti che da mesi si 11umi.festavano nella SpaJ!11u. Jl governo, appoggiato dni comuni. sii, con il pretesto di ripulire la Spa– gna da qualc-he elemento incontrol– lahile o di punire atti di Yiolenza isolati., sempre inevitabili nelle si– tuazioni conlusc, aveva sCerrato gli attacchi contro le organiz~azioni a– narchiche. La notizia l'aveva data le Pravda di Mosca del 17 dicem– bre: ccI.n quanto alla Catalogna è (;Ontincfota la plÙizia degli elem.cn – li lrotskisli e anarco-siudacalisti, 285

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