Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

con il p.s.; e i due partiti insieme formarono il l'artito Socialista <li Unifi,·azi<>M Marxista (P.S.P.C.), ed i comunisti da piccola minoranza che erano, anche ris1>ctto al p.s., di. vt-ntarono predominanti e orientaro• uo tulta la politicu del nuovo partito. Per accrescere il numero accolsero tulli i residui della piccola borghe– ,iia, dei ceti che dilfidavauo e teme-– vano la rivoluzione sociale, gli op– pol:litori degli anarchici e rassicura– rono tuua questa gente che si trat• lava non di una rivoluzione, ma di una difesa della repubblica demo– cratica, parlamentare. I grandi pre• ti, i grandi proprietari di terre e d'iudustrie, tutti i privilegiati, pote• Y&noormai dormire lranqnilli. Essi non ave,,ano rngione di temere tm r(•gime repubblicano dal momento <'11(' dal '31 al '36 la Repubblica non ave,,u intaccato i loro privilegi. Ma un dubbio nasceva nell'animo dei sinceri rivoluzionari, e dei lavorato– ri: valeva la pena di battersi e di morire per una democrazia che dal '31 al '36 aveva soffocato con le for– ze dell'ordine lll rivoluzione astu• riuna, che ave,•11 mandato in prigio– ne i migliori combattenti delle or– ganizzazioni operaie? (Tutti sape– vano che nel fobbraio del 1936, più di 30.000 detenuti politici popolava– no le prigioni spagnole). Mn oltre al p.c. che cresceva, ai ,·erificò iu Spagna qualchecosa di più grave ancora: tutti j posti di CO• mando, nella condotta deJla guerra e nella vita sociale ed economica, passarono nelle mani dei comunisti. Incidentalmente ce lo dice anche Nenni, là dove spiega che Largo Ca– ballero si rifiutò di formare un nt10• •o go•erno per « una <1ues1ioue di one$tà, perchè non ~i fidan pii1 dei •·omunisti che accusava di aver ac• 1·n1Htrra10 tutti i posti di comando militare ». Ma non avevano acca– purrato soltanto quelli. L' iuter"ento della Russia negli affari interni della Spagna segna la disgregazione di quel fronte popola– re che si era costi1ui10 spontane11• mente di fronte al pul.'lch. militare e che aveva dato prova di sapersi battere bene, anche nelle conùizio– ni peggiori. Il veleno di unu politi– cn sopraffatrice comunista incornin• ciò a introdursi ira le forze del po- 1>010 ed a compiere la sua opera cor. ruurice. La rivoluzione sociale era llrrestata per volontà dei nuovi pa– <lroni, ma unchc la vittoria su Fran– <'O non era più sicura. Denigra■iooe df'gli anarchici JI giudizio complessivo di Nenni sull'operato degli anarchici i;:;µagno– li è francamente negativo. C'è (bon– tit sua) qualche riconoscimento vct·• so i dirigenli anarchici clic lottaro• no contro il loro complesso dell'an– tiautoritarismo e dell'untista1alismo 1 senza però rim!!cire a ,•incerlo: o che nelle giornate sanguinose di mag. gio, all'ultimo momento dettero pro– va di saggezza; oppure verso gli anarchici che presero, finalmente sul scrio la guerra, solo quando la Catalogna stava per soccom6ere ..... Molti dei giudizi di Nenni sugli a– narchici si potevano leggere sulle l&vestia e sulla Pravda di Mosca, Ji quei tempi. Eccone un saggio. « In Spagna ..... la coscienza della dignità umana tendeva ad affermar- 8Ì nelle forme primitive di Wl esa– sperato individualismo e dell'utopi• imo anarchico ». E fn"endo 11uo il 281

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