Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959
intcrest;i deì governanti e delle 11oli– lc ragioni di Stato. Ma tra i .firmatari del patto del non intervento vi era anche MoKca. A votare i pieui poteri a Léon Blum 11erla politica verso la Spagna, erano anche i comunisti (mentre nelle piazze e nei comizi gridavano: cles auions pour l' Esp(fg11e). E' qui che incomincia, nell'affare spagnolo, il doppio gioco dei comunisti. Esso· era evidente anche a clù non era rotto alla politica, ma Nenni non se ne accorge ed accetta tutto come oro colato ciò che è di marca comunista. E' chiaro che la Russia aveva firma– to il patto del non-intervento dietro calcoli molto precisi. Sapeva, come del resLo sapevano tutti, che Ger– mania cd Italia non l'avrebbero rj. spettato; anch'essa si preparava a violarlo, mentre le sole, 1jmorosc democrazie sarebbero rimaste neu– trali verso la Spagna. La Russia a– vrebbe avuto le beau. rOle: si sareb– be guadagnata la riconoscenza del popolo spagnolo, avrebbe aumenta– to il suo prestigio nel campo della politica internazionale e presso le masse lavoratrici che finaTmente si sarebbero com•inte della bontà del regime sov"ietico, che in occidente era spesso sotto 1>rocesso. (E si sa– rebbe passata la spugna sulle perse– cuzioni che gli anarchici avevano subito in Russia, sulle allora recenti Ieroei eliminazioni di tutta l'oppo– sizione leninista-troskista). Non sono considerazioni della sag– gezza del poi, sono considerazioni che uomini chiaroveggenti facevano fin da allora. Infatti la Russia conseguì imme– diatamente i fini che si proponeva: il -primo invio di navi cariche di vi. ,•eri e cli armi nnne accolto da- gli spaguoli con manifestazioni e~– tusiaste e grandiose. (Tra parente• si, è bene precisare che gli aiuti del– la Russia alla Spagna, erano stati largamente pagati in anticipo. 510 tonnellate di oro erano state trasfe– rite dalla Banca di Spagna in Rns• sia. Molto più generoso c disinteres– sitlo iu l'aiuto del Messico, la sola nazione, esclusa Ja Russia, che aiu– tò la Spagna repubblicana). Anche quel piccolo partito comu– nista spagnolo 1 che non era mai riu– scito a Iarsi le ossa in 1erra iberica, acquistò d'un u·auo una grande im– portanza al punto che poteva ora offrire alleanze e sfrut1are tuua la riconoscenza che gli 1:1pagoolidimo– stravano per la Russia, per ingros. :;are le proprie file. Nenni scrive: t( Gli agenti del pro– sclit.ismo comunista in Spagna so– no stati l'areoplano, il carro arma– lo, la mitragliatrice e il fucile so– vietico »· Indubbiamente fnrono del– le buone armi di propaganda, ma oltre a quelle vi forono i tecnici mi– litari, gli agenti politici, gli agenti della glwpeu, che arrivavano in Spa– gna contemporaneamente alle navi sovietiche di armi e di viveri. Il p.c. spagnolo crebbe in pochis– simo tenq>o smisurntamcnte. Si (use 1 Osservatori 11011comunisti affennano che il p c. spagnolo contasse nel 1935 sol– ta1110 3.000 adercnli. I comunisti corres– :1-eroe dissero che cr.-u10 ,licci volte di 11iù. Ma anche amme&so che fossero 30.000 rimaneva un piccolo partito In cui ìnfluen• za era qunsi 1rnscurnbilc nel p:iese. Nel– l'euforia delle elezioni del fro111e popo– lare del febbraio 1936, i comunisti riusci• rono a far eleggere 16 deputati. Era opi• nionc generale che 11uella rappresentanza fosse superiore alla foraa numerica ,lei panit•.
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