Volontà - anno XII - n.4 - aprile 1959

moci /JCr /JOrfa,-e)! li facciamo gm:ie c,i nostri lettori dei soliti. l.uogl,i co– nuwi: necessitci della solidarietà 11elladifesa co11t.roil 1ie11ticocom1rne.ecc. La sofo origirwlit.ci : l'irutulla:.io11e dei missili non deve compromet• lere la nostra sovrnnitci 11u:.ionale. Quindi il governo, llli.pufondo q"et, putto, deve essersi assicurato qul'sU, gartm:.ia. lngenuit.ti o poco rispetto per il lettore? /_,agara11.zfoche sia statti data o no, 110n ha nessuna im.por• tmi:.a: fin da ora è certo che quando IPushingt.on deci<lerà che sùmo giunti il -giorno, l'ora ed il. seco11do per lm1ciare il primo missile cl.al.n.ostro ter•: ritorio,giorno, orn e secondo coi11-cidemn110,miracolosame111.e, con quelli decisi c1 Uomo. Proprio, come gli i11terue11tidegli Occidentali, 11el Medio ed Eslre,no Oriente. coit1cidouo sempre con gli appelli dei popoli ai quali l.'Occider,te vorta i suoi aillti di ~olcfo1i. e <li llirmi. Crediamo che ve ue sia più che <1 :111f/icie11:c1 per essere clisgustat.i cm– che della stampa imlipemle111e, obie1tiva, c111tico11/orrnista. Ci'. ttccorgiam.o che il veleno sottile che t>ropina quolidianame1He è for:w cmcora più rnale– {1<.'0 di quello dell'ultra. slCl.mpa,perc/1,-, viene assorbito dt1 chi legge senza che egli se ne c,ccorga. Dal momento che bisog11(1scegliere t.rli due moli, tttnlo vale scegliere il minore; d«l mom.e11toche vi è wt rtemico che si arnw e ci minaccia, è logico che ci si t1rmi, ci si difenda, ecc. ecc..... Di. fronte a tali .Je/orma:.ioni di sit.ua :.ioni ecl interpretazioni errai.e di /oui, noi, che non seruimuo gli intere.\si nè <li partili, nè di chiese, nè di gruppi di go'llemanli o eco11omici, non ci stancheremo di ripetere: Nari esistono « principi ideali)) che si possono difendere con le armi, ci<>e t1m11,a.:.:a11do e clistrnggendo. Ogni bomba ,aomica che si fa scop– piare è 1111 pa$s0 di più verso In guerra, e il \Ve armi 10 parley di Cl111rcillnon è altro che lo stanti,) dett.o del se vuoi vi,•ere in pace prepara In guerra che si è dimostrato, nella storia, falso e provocatorio. Nessun patto militare poggia su principi. morali, perchè è diretto contro q1wl– c1mo, tm nemico ,li comodo, che giustifico la, politica di potenza ,lcgli stati. l..,a guerra è possibile solo percltè gli :Uati, con ln loro propa• g,mdc, mantengono in vita preven:.i.oni, odii contro certi popoli. o ideologie e presentano sem.vre la guerra che si fa o che si farci, come difensivt1 e giusta. Non ci sllmcheremo di ripetere che la pace dev'essere co11servttta ti tutti i cosli (1101w.stm1te i molti:fsimi Pelfo) perchè lo guerrc,, lungi dttl risofoere gli attriti e le divergeu:e che possono esservi. Ira poesi, li. aggrava e tr imo/ti.plica; perchè i ritorni. periodici alle barbMie im.pediscono lt, costm– :.ione di un avvenire di civiltà per tut/.i. i popoli del m.ondo. e perchè anche le guerre fre<lde, in cui ormai si vive tra una barbarie e l' alt.ra. sono clistrut.• trici degli spll'iti e portatrici di morte. Il solo rne:.:o di essere am.ici del.la. pttce è quello di volerla, rinun– ciC1ndo Ciel armar-si, clistruggendo gli ordigni di morte, Non potrebbe mai ·venirne tant.o male quanto da 1tn.(1. guerrn ron armi nucleari, (cd miche con le armi cor1venzio11ali), Questa è fo scelui che bisognerebbe fare e facemlola si darebbe prova di un coraggio e di mw /or::n capaci di salvMe il mondo e l'umanità. G. B. 195

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