Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

sare al fondo di stabilizzazione dei cambi quell'utile improvviso, ma poi– chè lo stato non potrà mai mat~rialmenle controllare l'effettivo importo di valule giacenti 1>ressogli islitnti di cambio, questi si sono tenuti, sicu– ramente una grossa fetta del beneficio. Per scendere dalle vette della fina'nza al pianlerreno della vita, si tra– duca il fatto in lermini minimi, italiani: è stato come se in Italia acca• desse ques10: che chi ha un libretto di risparmio con 100.000 lire, si svegliasse una bella mattina e se ne lrovasse scritte sopra 117.500; proba– bilmente la gioia per lui sarebbe sostanziale, ma limitata e passeggera; mentre tutti coloro che non posseggono risparmi ( e sono la stragrande maggioranza della popolazione) sarebbero derubati di un valore molto spesso pari al loro guadagno di un mese. E non esageriamo, anche senza tirare in ballo i soliti braccianti del meridione, che lavorano 120 giorni all'anno, per 300-500 lire al giorno, fatto che ormai non commuove più nessuno. Poichè restando nella ricchissima Milano, le commesse di un grande magazzino prendono, inizialmente, 18.000 lire nl mese: e quando devono scattare, la direzione le monda via e ne assume ahre, alla stessa cifra. Con lo svantaggio successivo, che tutti i prezzi, in seguito a una sva– lutazione, aumentano; e il proletari~to ne sopporta, proporzionalmente, il peso maggiore, pur non a,,endone !ratio nessun vantaggio. Razionalità delsistemo liberista La storiella è vecchia, ma vale la pena di ripeterla, data la situazione at- tuale nelle miniere di carbone del Belgio, dell'Inghilterra, della Ruhr, ecc.: dove la produzione supera le richieste del mercato, le scorte si accu– mulano e si comincia a licenziare. Tutto ciò, si noti, in una situazione economica europea in cui, essendo i bisogni delle masse ancora enormi. si potrebbe continuare a produrre per decenni, senza paura di far star troppo bene i proletari, anzi curando di mantenerli tali. Il figlio di un minatore chiede alla mamma: - Fa tanto freddo, perchè non accendi la stufa? - Non posso, non abbiamo carbone, papà è disoccupato; non ci sono soldi per comprarJo. - Ma perchè il papà è disoccupato? - Perchè c'è troppo carbone. Compendio economico di unonennio per cercar di capire come è mutata la situazione economica italiana dal '50 al '58 •- con una svalutazione della lira, un peggioramento delle condizioni dei lavoratori e un maggior benessere dei ceti commerciali e industriali - si osservino gli indici seguenti: prezzi in grosso media del 1950 = 100 costo deJla vita 100 valori azionari 100 produzione industriale 100 salari industriali 100 168 011obre 1958 = 107,5 131 272 154 134'

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