Volontà - anno XII - n.3 - marzo1959

$f>Onde11:a, da rimunerare, perchè detto fm. 11oi, le mie fin~mzc sono in que– sto momento in cattivo siato ed ho fortemente bi.sogno di danaro. l\fo qui .-sol"ge1m'ahra dirficoltà: queste lettere costituiscori·o in certo modo la con– tmuaziouc degli articoli pubblicati da mc sul vostro gionrnlc e sull'Alle– mandcr. Le mie simpatie, come voi saµete, sono tutte dalla vostra parte. Non vorrei però offendere il i:;,ignor LindstrOm, clw si è sempre mostrato buono e cortese con me e che potrebb(• sentirsi Ccri10 tlall'csclusione di cui si vedrebbe oggetto. Vorrei pertanto, sempre che non vi sia alcuna obic. zionc da parte vostra, che l'Allemander potesse 1igualmente pubblicare i miei articoli, qualora il signor LinclstrOm lo desideri e qualora, sopratutto, -egli sia disposto a pagare la, metà. del com penso cli e voi troverete giust.o corri– spo,ulermi per quest.e lett.ere, allo scopo di fan,i risparmiare l::t met.'.1delle• s1>ese. Ma lascio tullo quc:--10alle vostre dct:i.;:ioni, r qualora voi non dc:--i– deriate che le mie lettere vengano puhblic-ate contemporaneumente ::-ul– l' Allemander, fotc come credete, sie1e assolutamente padroni di decider~ come volete. Ho incaricato Emblom, amico mio e vostro, di parlare prima con voi e poi con il signor LindstrOm a pro1)osito di questa delicata questio– ne, e qualora qucslo sia necessario. Fategli vedere, vi prego, questa lettera. Amici cadssimi. las(·iale che tmcora una voltn vi ringrazi 1>er tutta l'amic·izia che mi avete dimostrato durante il mio soggiorno di selle rn('Sl n Stoccolma. Credete pure che non avete a che fare con un cuore ingralo e avete ac<1uis1ato con me uu runico che, da vicino o dn lontano, non vi ver• rii mai meno. La nostra travcr:-ata ii i,tala breve e buona. cd ccco(·i a Londra dri due iie1tinume. Ho ritrovato qui il mio piccolo ce1:chio di compatrioti, lraune ì due Her-✓.en. padre e figlio, che sono in viaµgio in T1alia e c.:hcnon torneran– no fino a dicembre. La nostra ;isfociazionc i.i è ,u·cresciula del signor Outinc. '-'" giov,:me russo molto distinto è molto intel:igentc, che è stato e continua ad Psscre \m membro assai influente della uostra associazione di (« Terra e liberlà n) a Pietrohurl!O c che ha avuto la fortuna di fuggire 1Ho1Hio alla vi~ilia del suo arresto. Ho 1rovato le condizioni del nostro partito in Ru!l-i-inmi– gliori di <1uanlo avesi;;i osato sperare. Si è ricoi-tituito e si riorJ?:anizz., dopo il terribile terrore che, durante 111110 quest' anno Il<' ha decima– to i ranghi su tutta la superficie dcli' impero, e, 1>oid1è il S!Overno na– zionale polacco, in i;;çguilo ad una rivoluzione oc(•nlla e interna. è ridi– venuto ,..omplctamenlf" roi;;so e popolare, il noslro par1i10 gli !l-i è nuova– menlc avvicinato e io mi ac:.pello ouimi s,•iluppi da questo riavvi<·inamento. Vc,lrcnH1 in IHinrnvcra. Tullo questo rcs,i però fr:1 di noi. Unito tro,•<-t·(•le una corrisponclcnza per il vostro giornale. A11cndo di g:iorno in p:iomo un permesso del ~overno (rnn<·c:-c 1wr l:1sciare Londra cd andare a passare due seitimane a Pnrii:!.i, dopo di che andremo a Firenze <' vi resteremo fino al mese d'aprile. Tmpic!!herò cp1ci;1i pochi mesi a terminare le mie memorie cominciale a Stoccolma, poi ri– partirò per Parigi, Londra, Hull, Collcnhurg per Sloccolma per abbrac– ciare colà i miei amici e p('r salu1are insieme ad essi una primavera che 157

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