Volontà - anno XII - n.1 - gennaio 1959
gentilmente ti porta davanti ad ogui macchino e ti fo vedere il bollo ver– de speciale. E così ovunque; dal fruttivendolo, protesti perchè rilicui che sia trop– po cara la frutta, e quello ti fa subito dieci venti lire di sconto. Se stai zit– ta, paghi sempre di pili. A questo proposito ho voluto indagare, e Ja ri• sposta è stata cc signurìi, noi aumentiamo, perchè tanto sappiamo, che poi alla fine chi compera chiede sempre lo sconto! » La cosa piit divertente sono i ragazzini, hanno un ingegno per far qualche soldo! di tutto si oc– cupano; alctmi hanno piccole valigie con giornalini vecchi, arrh,ano alla strada, aprono la valigia, fanno lo. mostra e danno i giornalini in lettura. Cioè tu paghi dieci o venti lire, e hai il diritto di metterli lì vicino a leg– gere; se 1>oivuoi comperare, te lo vendono, ma gli affari li fanno con la lettura. E così via, piccoli banchi con quauro o cinque noci sbucciate, una decina di caramelle; insomma incredibile, se 11011 si vedesse giornalmente. Non Li dico poi l'organizzazione dei ragazzini 1>er le macchine. Tu arrivi e subito 1rovi il ragazzo che ti chiede se può sorvegliare la tua mac– china, e come sono seri! alcuni poi hanno la pelle per pulire il vetro, e lo spazzolone per la polvere; e hanno sempre un ragazzo che è il capo, cioè quello che ha il ca1>italc; gli altri lavorano, e lui riceve i soldi; che poi distribuisce, naturalmente trattenendo per sè qualcosa. Il capitale consiste nelle pelli e nelle spazzole. L'altra sera sono andata al cinema, e ho lascia• 10 la macchina dove ce ne erano altre; subito è venuto il ragazzo, avrà avuto al massimo 10 anni, ma ha chiesto se poteva guardare la macchina, e gli ho detto di sì. Ebbene, quando sono uscita era l'una di notte, e l'h-o 1rovato ancora, c'era solo la mia macchina, tutta pulita; gli ho dato 100 lire; credo che se non avessi tirato via la mano in tempo mc l'avrebbe ba– ciata. Ho parlato con lui, è l'ottavo figlio, il più grande, va a scuola, e cli giorno si arrangia come può; certe giornate riesce a farsi anche mille lire che porta a casa, pcrchè il padre è disoccupato e gli altri fratelli sono trop- 1>0piccoli. Un altro esempio; 1)asscggiando una sera con amici per via Caraccio– lo, un piccolo chiede l'elemosina, che gli si dà; ritornando, di nuovo sia per stendere la mano, poi la ritira e dice: « a loro no, l'ho avuta prima, scusino! » ma con aria così compunta e simpatica che si è guadagnato al– tre 100 lire. Se però vai 1>illin profondità e scopri che molli di questi bam– bini fanno !Htrte di una organizzazione alla cui testa in genere c'è il pa– dre, se non il capo della strada, ti vien voglia di andare in questi vicoli e con la fiamma ossidrica bruciare ogni cosa. Forse facendo così, mettendoli poi in case decenti, a contatto con gente 1>iì1 umana, riusciresti a salvare al– meno la generazione futura da questi sfruttatori. E' in mezzo a questa gente che Lauro ha trovato a suo tempo i vod; sembrano storie, ma girando per certi vicoli, tu vedi J>roprio il capo, o la capa, che qui chiamano « la mastra in testa » che seduti aJl'inizio d'ella strada, govemano tutto e tutti, niente sfugge loro. In genere hanno molti mezzi, e quindi prestano denaro, fanno il contrabbando di ogni genere, f' chi non ha mezzi è cos1re110a passare sotto di loro, a servirli; chi si ribella non può vivel'e in quella strada. Mi racconta la donna della pulizia, che 36
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy