Volontà - anno XII - n.1 - gennaio 1959
sporto a un atto di sabotaggio per cui la pena può essere la prigione per un minimo di tre anni, l'erg-a• stoJo o la morte. Susce11ibilc delle stesse pene è, secondo l' articolo 13/1 , « chiunque si concerti con al, tre persone allo scopo di commell~• re il deliuo menzionato aH'artit.olo 3 », anche se lo sciopero non 3 1 (' fot– to; e, secondo l'articolo 18/1, pure • chiun<1uc 1 avendo ricevuto un'in– formazione degna di fede concernen• te il delitto di cui all'articolo 3 ( preparazione di uno sciopero}r•• non previene inunediatamente l'au• tori.là chiamata a perseguire il de– litto». La propaganda comunista non cessa d'imprecare contro la schia– vit\1 e il feudalesimo, ma in un pae– ae sotto regime comunista la condi– zione dei lavoratori non ha nulla da invidiare agli schiavi d'altri si– stemi sociali. Si esita infatti a dire che in materia di diritto la condi– zione dei lavoratori polacchi diffe– risca sostanzialmente da quella dei servi della gleba dell'epoca feuda– le quando si viene a sapere che v'è una legge ( del 7 marzo 1950), la quale dispone che << i bisogni della economia socialista esigono la ga– ranzia per le imprese socializzate e le istituzioni di Stato ... ch'esse pos– sano disporre delle maestranze spe– cializzale e che queste siano loro le– gate in modo duraturo ». Se rimanessero ancora dei dubbi circa il ruolo dei sindacali, in Po– lonia come negli altri paesi satelliti., ecco il verbo di S1alin 1 citato con sodclisfozioue eia Alexandcr Zawatf. ski, membro del Politburo polacco, al congresso sindacale del 2 luglio 1949: « Formnlmentc, il partito uon può dare delle direllive ai sin, dacati. Per contro, il Partito dà del– le direttive ai comunisti che lavo– rano nei sindacati. Il dovere di que– sti comunisti consiste nell'ottenere dagli organi sindacali decisioni che corrispondano alle direui,•c del Par- 1i10)), l n un altro studio, iu1itolato « Ri- velazioni della stampa ufficiale sulJa condizione operaia in Polo– nia •, apparso nel numero di ago– sto-no,,embre 1956 della medesima ri\'ista « Saturne », Crisloforo Gor– ski dimostra, per mezzo di infor– mazioni tratte tutte da « Glos Pra• cy >), quotidiano del Consiglio cen– trale dei sindacali, come la vila rea– le dei proletari polacchi sia ancora più nera di queHo che la legisla– zione testè 1>assata in rivista ci au• torizzi a supporre. Nei mesi da maggio ad ottobre ciel 1956, difatti, le cose in Polonia arrivarono a tal punto che il silenzio non fu più pos– sibile. Si ruppe il bavaglio che sof– focava la verità e si squarciò il ve• lo che copriva le miserie e gli or– rori di un regime in cui certe zone del proletariato d'altri paesi si O· slinano ancora a vedere l'immagine della loro redenzione. Ecco alcuni dei fatti, delle constatazioni e delle riflessioni che Cristoforo Gorski ha spulciato da .e Glos Pracy ». « Non abbiamo d.iritto affermare che la morte dei due bambini della compagna operaia Grociulska ( di Raclom), nati prematuramente nel se1timo mese della sua gravidanza, sia dovuta al fatto ch'essa lavorava al di sopra delle J>roprie forze e che faceva ore di straordinario. Ma è un fatto incontestabile che le ore di straordinario non hanno certa• 25
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