Volontà - anno XI - n.12 - dicembre 1958
Gli ap1>artameoti - ne abbiamo visti diversi - sono quasi tutti dì due i,tauzc pilt i servizi; mediameute quaranta metri quadri di superficie com• plessi,•a, ventotto di spazio abitnbile (70%); pareti divisorie di legno, in– tonacate, o pannelli di prodotti chimici nuovi; armadi a muro, cucine con arma9iet1i ingegnosi e di poco ingombro; impianti della luce generai. mente incassati (infrequente nell'URSS); tubi del riscaldamento 1>illspesso esterni, piastre calorifere lunghe un'intera parete, sotto le fmcstrc-; doppi vetri, non pili doppie finestre; ho visto un appartamento con gabinetto e ripm;Liglio, senza luce. Affiuo 1,34 rubli al mese per metro quadro, <'al 4 colalo sulla sola superficie abitabile: ttioè 37,5 rubli, pari a 2.350 lire. IL quartiere comprende - oltre t\lle abitazioni, sparse fra giardini e variamente orientate ~ la 1>iscinu, !'~silo e il nido d'infanzia, la scuola primaria, una scuola tecnica, cinema 'I! teatro, attrezzature di gioco e di sport 1•er i bambini e i ragazzi. Ma tutto ciò, per quanto non sia il futuro, col senso peggiorativo. certamente è solo ciò che sta arrivaodo, sia pure rapidamente (se il vento politico non cambia). Il presente è diverso. for~ per il settanta per cento dcll11 llOpolazione urbana; come mi è c-a1>ita10di constatare persooalmeute. Dovevo visitare una famip:lia di umici d'amicj, in unu via del centro, non lontana dal Teatro Grande. Entro in una casa (della borghesia preri– voluzionaria) pnsso per un cor1il<" ingombro di ceste e rifiu1i di retri di negozi, salgo una scala nella cui tl'Omba sta un ascensore immobile e cerco l'a1>J>artamento 39. Ci sono porte con gli stipiti intarsiati di campanelli e cartoncini; alcuni dicono ad esempio: per la famiglia Sceslòv sonarc una volta, per i Kondakov due. Entro, at1raverso un corridoio buio e tortuoso, affollalo di mobili vecchi e d'of!getti difficilmente riconoscibili, e arrivo nella parie riservata ai miei ospiti: sono due stanze pressapoco di cinque metri per cinque, una nell'altra, luminose. Nella prima un tavolo, una ere• denza, il frigorifero, il televisore, il pianoforte, un'ottomana; nell'altra in• travedo una parete tulla di libri e una altra turca. Ci vivono due sorelle; la figlia di una, sposatasi di recente, è mollo contenta d'essere riuscita ad ottenet·e, nella stessa casa, uua stanza isolata per sè e il marito; ma scherzando racconta d'aver 1>rc-no1atoper telefono, presso il comitato sindacale della sun azienda. un intero appnrlamcnlo ( con salotto, bagno e soggiorno) nel grande complesso che le autorità centrali hanno proge11ato di costruire per il suo trust, tra qualche anno: urtìci, laboratori, officine. appartamenti. a distanze comode. razionali. Ma per ora è contenla così: non chiede l'assegnazione di un allo~gio in uno dei quartieri nuovi, perchè è iscritta al partito e sa che ci son famiglie di cinque o sei persone, che vivono in una stanza: la precedenza s1>et1a a quelle. Nell'appartamento dove .!!lala nrnmma vh·ono quattro nuclei ramiliari: in sette stanze, più i servizi in comune. La zia non c'è, è nella dacia {la villa non lontana dalla grande cittì1), con altri nipoti. E' abbastanza fa– cile, adesso, ottenere tramite i sinda<'ati l'assegnazione del terreno per una 667
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