Volontà - anno XI - n.11 - novembre 1958
st1lvt1rl!<1ucst:ultima. Anche le sue direttive sulla limitazione della prole, i,1. cui molri videro la volontà di aggiornamento della Chiesa ai tempi erano limitatiue e in arretrato di fronte a quelle della stessa Chiesa a11gli– ca11a ed ignoravano o volevano ignorare che ormai mi'.lioni di clJttolici han- 110risolto quel problema, ,iel modo che essi credono piì,, convenie11te. Fu. uno strenuo assertore della sua verità, così. come spetta al Capo di una Chiesci che, per diritto ,liuino, si crede depositario delle verità riue– late ccl il solo autorizznto ud interprewre i testi sacri. M,, fo sua verità ed il suo magistero escludcva,w e no,a.am111e1tcva110 qualsi<rsi altra 11eritàba– s,,1,, ,m. altri principi e s,, altri i,isegnamenti. Ed ecco, che da quella sun i11tnmsige,1za, gli uomini rinwnevano ,livisi i,1. buoni e reprobi, secondo che essi accettavano o rifiutav,ow la sua t·erità, e volendo salvare a uwi i costi i cattivi, mise ira.moto il S. Uffizio e ,<1,CO– m1micò i comunisti e coloro che 11.eerano alleati o sostc11itorì. Persino tra i suoi fedeli 110,1. tollerò esperimenti che ,<1,j sottraessero al suo ,liretto controllo e 11011. fossero rispettosi di quelle forme che la. ChiPt.:a esige. Stroncò i11 Fra11cinil movimento dei preti operai clic itrte11devapra– ticare i puri principi ciel cri.stia11esimonelle sedi delle attività quoticlitme ,lella vita; quello dei preti ,li. S. ulpice che avetmn.o introclotto un « cate– chi,mo progressivo »; fece cessare le pubbl.icazioni della rivista cttflolica Vie lntellcctuelle, e uau/rogare in Italia l'esperime11to ,/i. Don Zeno e qual– cl,e altro di minore portnw m,1 di uguale significato. e l'opera di Donilo Dolci 11011. ha trovato e non trova simpatie tra il clero. Fti un Papa politico, lmzi 1111. eccellente politico 1>oiclrèriuscì. i,1.Italia a fare della Chiesa l'istituzione preminente e dominante fra tutte le altre; a tmrre i massimi vantaggi dai patti ciel Laterano esigendone, .'!,Il moli punti, m1.'interpretazio11e a tulio 1·a11U11(gio della Chiesa, a sovrapporre la sua so– vranità a quello e/elio St.ato e ad esercitarla su tutti gli iwliani. Il suo aui– vUmo in tutti i cnmvi portò l1lln mobilitazi.one dell'A.C. e di wr.te le or– gtmizzazioni cattoliche, di tll.tto il Clero per la Crociata contro il comuni– smo ed il laicismo e tra.'i/ormò lii parrocchia in un centro di nttività poli– tica ed il parroco, molto spesso, in un procacciatore di voti per la D.C., cioè di quel partito che è al govemo e che riceve ordini e direttive dal Vaticano. Pio Xli dette spesso l'impressione che fosse ,,i,ì. il capo di un.o Stato che quello tli una Religione, e le sue apparizioni ,lavanti alle folle pla11-– de11ti, delle quali pareva gustare il contatto, che così spesso riempivano la pia::.::.a di S. Pietro, ed i suoi discorsi ri.suscitavano il ricordo di un altro capo e delle folle oceaniche di <lll"ri te11tpi. In Italia, dopo l'era fascista avevamo l'era clericale. E' stai.o detto che /Il. il P,,pa della pace. Infatti nelle ,sue allocuzioni · e nei suoi messaggi si ritrovano umcme parole di fmtcll,111::.a,di amore tra i popoli, così. come si conviene tul wa.capo di una Religione cl1e è basata esscnzialmenle sull'amore e sulla fratellanza tra gli uomini. E vi sono an– rl,e frequenti moniti ai governanti ed ai ,,opolì ,,ercl,è si adopritto a scon- 579
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