Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

tualmente chiedono a De Gaulle un aumento del ,·enti per cento dei sus• sidi in ,•igore, Se non l'otterranno è certo che esse non voteranno iQ fa. vore della nuova Costituzione. Abbiaiuo messo il dito su uno de– gli esempi di demoralizzazione cau• sati dallo statalismo. Perehè ciò che lo Stato deve versare deve prender– lo sul bilancio che è costituito dai contributi pagati dal popolo. Il pro• blema per ognuno di essi è di olle• nere il più possibile pagando il me, no possibile. L'estensione dell'inter– vento slatale fa si che ognuno rubi a tutti. Nel 1952 due deputati fece, ro il tolale dei sussidi che abituai, mente vengono chiesti ai parlamen– tari da tulle le associazioni private cli Francia. Essi si sommavano a sei, mila miliardi di franchi. Aggiungen, do <ruesta cifra a quella del bilancio di Stato si arrivava esattamente al totale del reddito nazionale. Ma la demoralizzazione frutto dello statalismo non è ancora una spiegazione suC6ciente, come non lo è l'esis1em:a reale dei feudi ccono, miei composti di piccoli, mcdii .e grandi produttori. Vi è una spiega, zionc pili profonda: <1uclla d'una immoralità, d'una insoeiabilità e di una mancanza di coscienza iodivi• duale generalizzata. Citiamo qualche fallo. L'Alto Consiglio di Studi e di In– formazioni sull'a1coolismo ci fa sa– pere che nel 1957 j Francesi hanno consumato 1.410 miliardi d.i ,•iui e liquori. E' nota la terribile e ver• gognos11crisi di alloggi che la Fran- . eia sta attra,•ersando. Se i francesi bevessero la metà e si impiegasse l1altra metà in abitazioni (700 mi• linrdi) si potrebbero costruire 350 484 mi~a alloggi ogni anno. Questo, lo si voglia o no, non è colpa del go• vcrno, ma di tutto il popolo. Poichè sono al capitolo dei « li– quori », segnalo che in Francia vi sono <1uasi quattro milioni di « di– stillatori di alcool » ( « bouillcurs de cru »'). Parecchie volte dei deputati han– no cercato di limitare la fabbrica– zione ed il consumo eccessivo di li– quori il cui valore probabilmente è superiore ai 1.140 miliardi sopraci, lati. Domandavano per quesio che fossero soppressi i privilegi dei di– atillatori di alcool, cioè il diritto di distillazione senza pagare imposte . .Mai poterono otlenere una maggio– ranza in parlamento. Il partito co– munista vi si oppose categoricamen, te. La spiegazione sta nel fatto che nessull partito ,·uol mettersi contro i quatlro milioni di eletlori che con i membri della loro lamiglia costi– tuiscono un numero grandissimo di \'Oli. Si può rimproverare ai partiti di non n,•ere coraggio; ma i più col– pe,•oli non sono i deputati. Un'altra cifra. Vi sono in Francia circa 1.300.000 produttori di vini e 840.000 produttori di grano ( il nu• mero di quest'ultimi è in diminu• zione, e ciò è significativo). I pro• duttori di vino hanno Catto, questo anno, a spese di tutti, un'operazione speculativa, straordinaria. Nel luglio dell'anno scorso, il vi– no si vendeva presso i viticultori del Mezzogiorno a 350 !rauchi al grado– e11olitro. La produzione dcli' anno 1 Si chiamnno « bouillcurt dc c.ru • tutte le persone che di.9ti1111110 liquori eopratutto ncqua,vitc, coo lrulla che ti procurano esse 11tcssc ... Il contadino, l'operaio, l'impiegato che ha qualche albero fn1Uilero fa di!til, lare l'acqua-vite, la grapJ>a, ttc.

RkJQdWJsaXNoZXIy