Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958
suo popolo e dcli; umanitìt come e– sponente di un piano universale; ab– bandono all'ispirazione interiore e fcdeltìl nel seguire le direuive della luce interiore d'ella coscienza, pur riconoscendo di essersi talvolta in– gannato nella sua inteq,rernzionc. Solo 1m saggio di come funzionas– se nei rapporti privati la sua Gloso– fia e religione della vita, lo tolgo dal suo epistolario con Mira. Gandhi aveva deciso, per opporsi ad una decisione della Autori1lt centrale Britannica avversa alle sue rivendi– cazioni in favore degli (< intoccabi– li», di fare un digiuno senza limiti. Alla sua figliola spirituale, l\firn, così scriveva il 31 Agosto 1932 dalla prigione: (C So che voi tenete per i– stinto un atteggiamento verso gli animali e le piante, come verso ami– ci: ma vorrei che allargaste questa id'ea, i:,ì da non sentire la mancanza degli amici Cuori del vostro ambien– te a1t1rnle; cioè voi dovreste avere la precisa sensazione, che gli amici e conoscenti personali non sono a– mici piil grandi degli estranei, sia della um:ma famiglia che degli uc– celli, de11e bestie, delle piante: per– chè essi sono tutti una cosa sola, tut– ti espressione di Dio ... Chi si rende conio di questo sente calmarsi ogni brama, neJla sua prigionia, di ve– dere gli amici al di là d'elle sue mu– rn >>.E pochi giorni dopo, alla stes– sa che gli aveva scritto una lettera " straziante>> nella prospettiva di un esito letale del suo digiuno, dava il massimo pegno di virile, severo, su– blime affetto, associandola alle sue altezze: « Voi avete scelto cli entrare in una fornace: e dovete rimanervi. Associarvi alla mia vita non è un'a• gevole compito, come avete visto in tutti questi anni. Bevete dunque il veleno della coppn fino all'ultima stilla ... Quando (cci il mio voto di digiuno, pensai bene a voi cd alla mia consorte e per qualche momen– to ebbi le vertigini. Come sopportc– rciSto voi due il colpo? Ma la voce interiore mi disse: cc Se vuoi 1>ren– dere questa decisione, devi rinun– ziare al pensiero" di qualunque lega– me ». Nessuna augoseia sar:, troppo terribile per cancellare la colpa del– la cc in1occabili1à >>.Voi dovete per– ciò esultare, in queste sofferenze e sopportarle con coraggio ... Lo spi– rilo che voi amate è sempre con voi. Quel corpo attraverso il quale voi apprendeste ad amare lo spirito, non é piìi necessario per dare un so– stegno a quell'amore. Fino a che esso serve a questo, è bene che esso duri; ma é bene che perisca quando a ciò piil non serve. E poiché non conosciamo questo quando, conclu– diamo 1mre che., avvenga la morte quando che sia, essa arriva sempre al momento giusto)). Quando il 25 settembre mi comu– nicato del Governatore, che conscn– le alle sue richieste, gli permette di rompere il digiuno con succhi di aranci e di uva e di riprendere le fon:e, telegrafo alla moglie e a :Mira la notizia, commentando: cc 11 di– giuno é stato invero un nonnnlln, paragonato alle sofferenze soppor– tate dai << senza casta >l per mil– lenni». Qunnclo nel marzo 1948 veniva pubblicato il progetto di una Costi– tuzione Mondiale, redatto d'n « Com– mon Cause», esso ern dedicalo a Mahatma Gandhi .. in una pagina scul– torea dettala da Antonio Borgese, 469
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