Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958
i,olo proseliLismo di dottrine, miti, riti, ma arrolamento ad una milizia agli ordini di. una gerarchia ecclesia– stica, che fa capo ad uo impero in regime dittatoriale: negazione radi.– ente di ogni democrazia spirituale. Un quad;.o terrificante del percor– so, nel trentacinquennio seguito alla legge Gentile, della parabola discen– dente delln Scuola Italiana - per non pMlare della Viw Italiana •·– cnduta, attraverso la mor1ificazionc e la umiliazione del Concordato fra due dittatori che mercmllcggiarono 1a nazione come «: anima vilis », e attraverso la tragèdia del fascismo, della guerra, dell'immiserimentO na– zionale e la reazione clericale in ag– guato (« noi ci prepariamo a racco– gliere l'eredità del fascismo » mi di– ceva il vicario Generale di una dio– cesi della Lombardia) culruiuante nell 'uhi.mo decennio di agg'ressivo regime clericale, è tracciato con l'e– loquenza tli nn documentario vivo, inoppugnabile, di tma requisitoria appassionata di fatti e di cifre, nel volume: « Preti in Cattedra>) di Luigi Rodelli. E' un « J' Accuse »~ che tutti gli educatori e uomini po– litici, anzi tutt.i i genitori e tutti quelli che non vogliono assistere im– passibili al ritorno della Scuola dei Preti, dalle Elementari all'Universi– tà, ai testi con l'Imprimatur vescovi– le, all'ostracismo delltinsegnnmento ai non battezzad, ai « concubini », ai non iscritti alla Democrazia Cri– stiana, a chi non è in regola con lu ortodossia mitica e superstiziosa e con la Messa e i Sacramenti in Par– rocchia, dovrebbero tutti conoscere e meditare. In esso è posto in rilievo sotto un fascio di luce a cui nulla sfugge dei 430 piani tenebro.!li e delJe arti subdole, alternati con di➔posizioni abusiv<', regolamenti setu1ri, e atti illegali 1> prepotenti, l'intento proclamato di clcricolcggiare (fMr m.e::o degli or– gm1i stessi dello Stato) e rendere a– nemica la Scuola di Stato, nei pro– grammi, nel personale insegnante, nei libri di testo, mr-diante l'illega– le trapasso clericale, dnll'insegna– mcut.o « coucordatario » d"ella dot– trina ca11olica, alla pratica del suo culto con la recita di preghiere cat– toliche imposte per regolamento, al compimento di riti cattolici, alla partecipazione di sacramenti cattoli– ci, ai concorsi su argomenti cattoli-. ci: talchè non esiste nell'Italia. « de– mocratica » alcuna scuola parificata in cui un Iancinllo possa sottranii all'insegnamento cattolico e anc1ie alle quotidiane preghiere cattoliche e all'educazione cattolica « fonda– mento e coronamento dell'istruzio– ne pubblica », eccetto nella libera atmosfera di una scuola ebraica. Cfò dopo venti secoli di predicazione del1a « verità che {n liberi ». E parallelamente, è denunziato il piano dominante di soppiantare que– sta Scuola di Stato così cleticaleggia– ta; resa anemica con la negazione dei fondi necessari alla sua stessa esi– stenza (bilancio del Ministero d'ella Istruzione 200 miliardi, contro i pii1 di 700 per la « Dilesa Nazionale»); minacciata dall'invadenza, favorita dal Ministero della P. I. stesso, della scuola privata, con 4000 decreti ne– gli ultimi anni, tra cui gl'lstituti Ma– gistrali privati che superano di mol– to gli statali (vedi Cnp. IV voi. cit.), per fagocitarla poi tra le fauci deflt1 sua concorrente, preferita e protetta, Scuola Cattolica, favorita con borae di ~tud·io Statali, sovvenzioni ai Col-
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