Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

Una ealvezza illusoria N ella stampa e nei partiti de• mocradci di tutte le tinte, dai più sinceri ai più ipocriti, al di so– pra dei diversi giudizi e <lisoordanti interpretazioni sul responso delle ur– ne è emesso un punto di çomune roddisfozioue ed euforia che persiste ancora dopo tnnto accavallarsi di e– venti minacciosi: questo motivo di giur,ilo comune si chiama il crollo elettorale delle destre, Tra i violen– ti alterchi sul significato del voto e sui successivi problemi poliùci vi sono frequenti pause in cui i litiganti 1,i. strizzano l'occhio e si battono la mano sulla spalla: - Malgrado tut- 1to,è andnto bene, il pericolo è scon– giurato, la libertà è salva! - Ed anche quei partili democratici che dalle urne sono uscili malconci non accusano il destino cinico e baro ma si confortano per la vittoria della libertà sul fronte politico generale. Tuttavia prima di prendere in con– fiiderazionc qucs10 no1cvolc fotto e– lettorale è necessario un chiarimento che ~o ~idurrò. nelle sue giuste pro– por.-;10111. La liberlÌ1 di cui parlano i no– i:lri uomini polith·i non riguar– d~ la società, ma la sua ammini– i-1razio11epolitica. non è un sistema di vita ~ociale ma un modo di ammi– uii,trnrln politicamente; non <Jnindi una realtà mn un artifìcio poli1ico. La reahi1 sociale è Fcmpre impron– tala dal dispotismo economico di claE..sc oggi in1egrato dalla cresceote intolleranza clericale. Preti e padro– ni infuriano t'Ott insaziabile brama di dominio e di ricchezza mentre i proletari si dibattono confusamente come naufraghi per enlvan;i dnlla 424 miseria o per non lasciarsi sfuggire una piccola sicureuo. di vita ch'è sovente un rottame fotto di fatica e di umiliazioni. La libertà a cui alludono i no– stri uomini politici non può quin– di avere quel grande valore di J>rincipio eh' essi non sempre in buoua fede vorrebbero attribuirler e volendo dare una versione esatta sul crollo elettorale delle destre bi– sognerebbe dire ch'esso segna una villoria non per la libertà reale che non csiSle ma per l'a1>parenza poli– ca della libertà. La libertà è un be– ne che gli uomini non hanno ancora c·ouquistato; non e quindi un pro– blema di conscrvazjone ma di rivo• luzione per trndufre in realtà ciò ch'è soltanto apparenza. Ma non ~i può essere indifferenti al ritorno di forze oscurantiste e retri,•e, e se ·il snlvalag:gio elettorale di ques1a li– bertà illusoria significasse l'effettiva srnnfitta di quelle lor.te e l'allonta– namento di pericoli assolutisti, non esiteremmo nd accogliere con favore l'evento e ,•aiutarne gli effetti posi– tivi. Ma purtroppo se illusoria è la libertà che si ritiene sa.lvata, illuso– ria è anche la pretesa salvezza; anche questo come tutti i risnlta1j t·h<' il popolo s 0 illude di conseguire con le elezioni rivela subito la sua nalura effìmera. e non soltanto per il fatto che le istanze reazionarie possono essere esaudite anche coo nwlodi democratici. E' pncifico in– ratti che i nostri potentati economici a11raverso contatti ministeriali e 1>res.sioni dirette riu~ciranno ugual– . mente a Cnr valere i loro interessi particolaril!lici cou buona pace dei programmi soci('li dei governi che sen•ono loro di copertura; non solo,

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