Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958
po' come i boroni e voua/U del me<liocvo: b«nditi'. che 11011pt1rltmo di r«pina, ma di giruti:fo e porltmo 11egli occhi e nel .'1110• 110 dellt, voce ww tale fiere::a ... O1>1111rc i eonladini ,lei Sud, con i quali A. J. fa cono– scenza i11 occasio11c di comizi suoi, 11n popolo t111licl1iui1110 e fm1ci11llo clic per misli"ia d'onni. /or.'IC 11er milioni d',mni è staio fovornla dolla sof!eren:a, scavato dal– la sofferen:11... è arriv,110 a ,ioi. dai secoli co11 ili boccll 11n'ar1imapiù fresca d'un fio• re m1ooro i,1 boccio. (Si sa che "icino ai 1>ochiche si ris\·egliano dal loro sonno sc– rolarc c't! ancora una plebe rassegnala tilla miseria cd alla fame rcmolc. Vien fotto di pensare alla ri'1e.uio11c di Danilo Dolci a proposilo dei discor5i dei poli1ici in occa• sionc 1lcllc elezioni: uc•ngo110.pur/ano mQ non vedono). Due sono gli episodi più strcllarncntc legali alla \'ila politica dell'autore: Segre– tcrfo del. l'.S.J. e Viaggio in. U.R.S.S. Nel pri1110 si intran-edono i retroscena che del,bono esserci stali 1>er le elezioni delle cariche del parlito nel 1948 (A. J. ebbe l:1 segrclcrin) e certe frasi come: il settare politica che è il piii insulso tlelfo vita. e la politica è forse fra time le arti quellt, più sporct1 conlcngono I' 11uuire1.za per ccrlc lotte accanite che si 111a11ilcsta110 nei 1iar1i1i in 1111i occasioni. L'altro episodio, che è quello che chiu– de il libro, fu serino nel 1953 dopo la morie di S111li11. E' quello che offre pii, s1111n1i 110lemici. L'aulore cerca di spiegare S1alin e senza accorgersene ne lraneggia una fìgura eroica, grandio:sa. Stalin è s1ato Garibaldi mohi– plica10 dieci, Federico :secondo riJHllito di 1u110fp1ello che <1uesti a"e"a di bi:sbc1ico e di ri1mg11:u11e;il francese N11poleone I, an• zi, il generale Bonaparte che difende la palria: 111 ,•oce di Churchill 11iù l'audacia di Roos"elt, il secondo Pericle della storia. Che cosa ha ratto per mcritar5i lutti questi tiloli di gloria? Ha dominalo la vila del suo popolo 1>cr 1rc11t'a11ni; h:i sop1,resso i kulak. fnuo il 11ia110 <111inquennale, por1a10 la Russia Ira i primissimi posti dei paesi più civili del 111ondo; ha vin10 la guerra e do– po ... ( a questo punto non si ,•orr<:bbc lrO• vare l'imagine ormai lroppo frustra ciel dillatore o del grnrHIC capo che la\'Or:t mentre gli altri donno110)... E co111in11ò do– po (11 l.n·or11re). ,iel mo slllrlio solitario, i/.. lumi,wta t11ttri la 11atte. E' ruwora l'uomo che domina u11'epoe11 che fil la storia, meni re rimane nell'ombra il popolo che ne è il \'Cro artefice, con il suo lavoro, con i suoi sacrifici e le sue energie. Non è molto generoso da parte di un JIO• cialista. Ma a demolire i11 gran ))arte la fìgnra di Stalin, a ridurre n hc11 poco anche i suoi meriti di 1cneralc, 11011 ~ono slnti i solili forbi ni <1uali A.J. 1u:ccnna nel suo lihro, ma suri1, più ltlrdi, il rapJ>Orto di Krusciov che co11fcnncri1 in grau 1>ar1C <111el10 che i «furbi» cliCC\•ano da anni. l cento milioni di fo1ografìc, <111a– clri e slatuc 11011cos1i111ivano un IC.'lt dell'amore del popolo russo per il ditlnto– re scomparso. Se per A. J. non è suffìcicn· te dire che Mussolini, Hilier e<I anche Pc– lain ehbcro n milione e milione di copie ri– prodotta In loro im11111gi11e, troverà forse piì1 convincente il 1icordargli che, durante la bre\'e ri\•oh11.io11e ungherese, uno dei primi ani del po11olo fo di ridurre a ,,czzi la gran• diosa statua di hron7.o di Stalin e <1uelladi– struzione aveva lo stesso sig11ifìcato della di• s1ruzione della Bas1iglia. Così, se l'eserci10 russo comb:iué tanto eroieamc111e, non si 11uòessere sicuri che l'abbia fallo 11er di– fendere In «pnlrin socialista. pcrchè l'escr• cito tedesco, che sfìorò la "illoria, combané anch'esso con allrc11an111bra\•ura. E non sa• rà neppure im11ile ricordare il coraggio dell'esercito inglese (cd anche della J)OJ>O· !azione civile) qutindo da solo rc::sistelle al– l'impctuosn e strepitosa avanzala <li quel– lo tedesco. Ed ancora: contro i Ire lllilioni di gen• te che, senza esscn•i obbligata, sfidò il vcnlo gelido della Russia e la 11c1•c, ccc. per ore cd or<:, per poter salutare la sal– ma imbalsamalll di Sialin, ci sono gli epi– so,li di s1upiditìa cd csalt11zio11ccollclli"a di milioni di argcnlini che \'Ollcro salutare la salma di E"illl Peron (la cui vita 411
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