Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958
è J"espressiooe di un prepolenle bi– sogno di affermazione di cerluni di fronte al mondo che li ignora; è il bisogno di reagire a certe frustrazio– ni che la vita o i genitori stessi, nel– la loro ignoranza, hano già infli110 ai rngnzzi; è il desiderio di ri,•inci– ta dei piccoli sugli adulti e sulln società. Il mostro di Nehrasca, subito ao,,o di essere stato arrestato, confessava che non ce l'aveva con nessuno di quelli che aveva ucciso, ma che de– siderava semplicemente essere <1twl– c1mo, 1>crchè eia sempre oveva desi– derato di essere un fu.ori legge. E' molto significalivo che i due giova– ni pii, ammirati dalla c·osi deuu « gioventll bruciata» siano stati Jn– mcs Deau e Frauçoise Sagan ( il pri– mo ormai scomparso) che hanno rng– p:iunlo entrambi, giovanissimi, ric– chezza e (ama. Se a certj giovani in<1uie1i., capitasse l'avventura del– J'inglcsina malata di cuore, come capitò al soldato Comparini, con tut– la la puhblicità che ne segui, forse si salverebbero. In .America, s'è detto, il fenomeno hn assumo unn tale grnvità da met– rere sollo processo la stessa scuola, ed i metodi progressisti dell'ecluca– zioue. Vedete, ha detto <1ualcu110,a che cosa conduce l'esagerato rispeuo dei dirilli del bambino? A quest'in– terrogativo ha già ri.sposto Lamberto Borghi nel pnsso sopracllato. Non è la scuola, non sono i meto– di progressisti (anche se dovrnnno essere riveduti e migliornti) che bi– sogna mellcre sottoprocesso, ma ò tultn la socie1ù e molte delle sue istituzioni. Da un'inchiesta fatta dal giornali– sta Harrison Salisbury, pubblicata 392 nel marzo scorso sul Neu• York. Ti– me, risulta che esistono delle vere gangs di delinquenti co1111>osledi giovani dai dieci ai venti am1i di eia. Sella città di New York egli crede che ve ne siano dalle 70 al– le 100 e si trovano specialmente nei quar1ieri sovra1)opola1i, abitati da gruppi etnici diversi i cui pregiudizi ed odii di razza e nazionali1i,, frullo di una grnnde ignoranza, !ti rifletto– no all'intenio delle stesse gaugs. Ma quei quartieri sono an<'he tra i più poveri della città (non è vero, dun– que, che la miseria sia stnt:i cnuccl– lata in America?): gli edifici ed an– che i gra1tacieli di recente costruzio– ne sono stati rapidamente trnsforma- 1i in veri .,lum, pcrchè 11011 possono essere abitati che da famiglie con un livello di vita molto mollo basso. ln <1ueste zone i ragazzi vivono molto fuori di casa, :-i sentono ab– bandonati dalle famiglie e n'agisco– no a c1uest'abbandono formando del– le gans, in seno alle quali ognw10 crede di trovare protezione e, nella complicità delle azioni. trova anche l'amicizia e In solidarietà. Queste gangs sono 11,pessonemiche tra di loro e ognuna difende la pro– pria zona, il proprio murcinpiede, le proprie ragazze contro altre nemi~ che. O1>pure attaccano c..·ombattimen– to per le mille ed infinite ragioni che non sono meno serie di quelle degli uomini di stato quando hanno vo~lia di scatenare una guerra. Sono, quindi, bande armate, !lempre in pieuo assetto di guerra e ~li scontri 11,ono cruenti e la polizia deve molle volte inten•enirc per evitare il pc•ggio. E' un luogo comune dire cfie i ragazzi rispecchiano gli adulti, ma
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