Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958
bisogna trovare in altri campi le spiegazioni. La gioventù di oggi ha grande se– te di divertimenti, suggestionata CO• me è d'a tutti i mezzi tecnici d'infor– mazione. Ma per divertirsi, per \'iag– giarc, avere delle :uniche è necessa– rio innanzitutto possedere del da– naro, ed essa in\'idia tutti quelli che ne hanno e che 1>ossono accumulare rapidamente grosse fortune. I giova– ni incominciano con il sottrarne nei portnlogli d'ci genitori o con il ruba– re oggetti nelle proprie case o in cmelle di amici; sanno di non correre ~essnn rischio, anche nel caso che venissero scoperti. Poi rubano fuori di casa e le automobili diventano ,spesso il loro furto pre(erito. Del resto non è un furto, poiehè si tratta di servirsi di esse per qualche ora, per una giornata, per una passseg– giata. Se do1>0 essersene serviti ed averle i,entite come propri.e, prima di abbandonarle prelevano gli og– ~etti e le ruote di ricambio e magari anche il bagaglio che possono trova– re a bordo, per svendere il ttlllo ai 1'-0liti riccttator.i, essi non ~i sentono ancora dei volgari ladri. Insomma all'inizio, es~i rubano tutto quello che non comporta risehi, <'he è a portata di mano e che può procura– re loro moclcste somme necessarie alle loro scappatelle. Non c'è persi– no (pare che qncsto ~ia accaduto a Parigi) chi ruba nelle catacombe cra– ni e tibie per rivenderli, dopo che 1'-onostati ben lucidati, l)er qualche mi~linio di franchi, a studenti di medicina? In questi atti di vandali– smo o di rapina non vi è neflsun ca– rattere di criminalità, vi è soltanto incoscienza. irre1-ponso.bili1.'.l. Però, via via che i forti si fanno più fre– quenti, vien voglia di cimentarsi in colpi più importanti e più fruttuosi e può accadere che i giovani rapina• tori si trasformino in assassini, cosi come è nella storia del film di André Cayatte « Prima del diluvio >1. Questo bisogno sfrenato di diver– tirsi di molti giovani deriva di,1 sen– so di insicurezza della nostra vita. Troppo vicini sono ancora i ricordi dcll'uhima guerra, troppo prossima sembra l'altra che già da tempo pau– rosamente ci minaccia. Val la pena di lavorare, di studia– re per arrivare si e no a crearsi un~e– sistenza mediocre, quando si vive in un'atmosfera di continua insicurez– za? Meglio divertirsi senza tanti. scrupoli ed approfittare di tutto quello che la vita può offrire. Lamberto Borghi, che è tma del l)Ìi1 grandi pedagogisti moderni, scri– ve a questo proposito: << L'attuale ondata di delinquenza minorile che si lamenta in tutti i paesi, anche nei più civilizzati, è da imputarsi, piut– tosto che all'insufficienza di nuovi concetti e indirizzi, (nell'educazio– ne) all'atmosfera di insicurezza crea– ta dalla guerra e dalla corsa agli ar– mamenti atomici, n-0nchè dagli st<>-"– si recenti successi nel campo delle O/>plicazioni tecnologiche sottoli– neati da parte dei capi degli stati col conclamato posseJSso di nuovi e sommi poteri di distruzione. La J>rf>– fonda trasformazione dell'istituto fa– miliare sottolinea e accentua queste come di crisi ». 1 In molti altri casi l'atto violento 1 Scuofo e città. n. 3. Firenze, 31 111an:o 1958. 391
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy