Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

re ai crimitti dello Stato orientale quelli degli Star.i occidentali è u,i'assur– dità, perchè il sangue e le gri<la,li dolore non. si cancellano con altro sangue e con lo strazio di altre carni. La contmpposizione non /li "ltro che t1ggi11ngere vergogna alln ver– gogna, dolore al dolore ed abbrevittre cmcor(1 di più la distanza che sefJllr(t l'uomo dalla bestia. L,i violenza, purtroppo, è ent.ratn " far pC1rtedi 11,ui. i sistemi di governo. Il solo vtmtaggio che, oggi, i cittadini dei paesi occidenwli luumo ancora, rispetto a quelli di. olue corti,rn, i: quello di poter denunciare i crimfoi, ,ti poter esprimere la loro protesta e la loro indignnzionc. Se la torlllr<1 iti Algeria lui suscitato orrore, proteste e solidarietà. verso le vittime, è per– e/,(!, fl. Allcg, con il suo libro« La torlura )), ha denunciato i suoi carnefici ed ha saluato, così, la dig11itù dell'uomo. Se questa possibilità ci venis.H' tolta, l'u.manitù piomberebbe nell'oscuriuì. piii fJro/onda. La storia di /,11rc Nagy e compagni è ,ww. Nelle tragiche ed eroiche giornale ungherese dell'ott.ubre-,wvembre 1956, q,wndo il popolo intero si era sollevato per chiedere lct fine cli 1.m regime di funzionari, del terro– rismo poliziesco e delfo schiavitù a Mosca, lmre Nagy, dopo avere con– <lott.oquelfo rivolta, come primo 111i11ist.ro e presiden1e del consiglio, /11, ro– Mretto insieme con allri li rifugiarsi nell'ambasciata yu.goslaua. Ma, <111.alche giorno dopo, essi venimmo co11segmi1.idagli .. ti.essi funzionari yugoslavi al nuovo capo del governo ungherese Kadar, dietro la promessa cl,e nessu,rn rappresuglia sarebbe stllla pre.w, c<mtro di loro. Era un modo ipocriw di compiere tm'estradizione, percl,è Tito doveva ben sapere che i governanti di Mosca, che non hanno nessun ris11etto per fo vita 1111w11C1, non potevano avcr- 11eper 1111a promessa dlltt1. Fin da allora il deMù10 ,li lJuei ri/ugiMi era segna– to. Sulla loro sorte più nient.e i,i seppe fin.o al comunicato a11mmcian1.e che ltt se111en.::.a capitale era. swta eseguita. per quattro di es.ii mentre gli altri ermw stati co,ulamwti a molti mmi di carcere. Il solo, ,w,i conda,wato, fu l 'ex-minist.ro del govemo presieduto da Nagy, Cet,a Loso11cszy perchè ..... morto durC1nte la deten:.ione. Spesso la prigione si sostiwisce a.l boia. Quattro impiccati in Unglierù,., 1.111 suicidio a Chicago: tu.u.i e cinque i mori.i sono viuim.e del sistema. Il grnrufc 111(1te11wticoDo,wlrl Ffondcrs, che tweva contribuito alla coMru:.ione della prime, bomba atomica e che, per le sue eccezio,wli capa– cità, lavorauli pres:r;oil Laboratorio ,wzio,wle di Argonne (per l'energia nu– cleare) si è suicidato. È, egli, ricorso al suicidio percl1è sapev<i che certe veri– là no11si possono dire se11zn essere accusC1tidi alto tradiment.O contro la si– curezzn dello Stato? Oppure, rendendosi. cont.o che le parole non contano più niente, perchè più nessuno le ascolta, lrn egli voluto con il suo tragico ge– st.o scuotere l' indifferenztl e l'apotia dei popoli? Certo è che la sua morte angoscia, smarrisce e 1errorizza. Questo ge– nio deve essersi reso conto che gli scienziati e gli studiosi che hanno accu– mulato .rnpere, scoperle ed i,wen::,ioni, non plJS$O1IO più overe il controllo 354

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