Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

di alcune centiuaia di membri del Congresso Indù; mente il movimen– to di ribellione degenerava presto in alcune regioni in gravi violenze, con incendi. e auche distruzione di vite umane.· La stagione delle piogge ave– va però impedito lo ibarco dei Giap• ponesi. Dalla sua prigione Gandhi che si era dichiarato non meno av– verso al dominio giapponese sull'In– dia e all'imperialismo del suo gover– no che al dominio inglese, e che mai incorairgiò l'arruolamento nell'arma– ta nazionalista indiana di Ciandra Bose, ripeté, in lettere al viceré, la sua condanna di ogni violenza con• tro le persone: ciò che contribuì a calmare la rivolta. Dopo replicati di– giuni di 1>ro1csta, durati complessi– vamente 48 giorni, Gandhi fu libe– rato: quindi nel Febbraio 1944 le proposte di piena autonomia all'Jn– dia furono ripetute dal governo in– glese a TUezzo del Generale Wavell e poi di Sir Stafford Cripps, negli stessi termini, e condotte faticosa– mente a buon fine col contributo di tutti i Partiti. Nell'agosto 1947 l'India era libera di foggiare i suoi destini nell'ambito della Commonwealth: la tanica del– la Ahmisa coniugata col Satyagraha, applicata alla resistenza all'opprcs• sione, e alla liberazione, a,•eva avuto il suo ("011audo. Era però la fusione in unità politica di quel vasto Conti– nente di circa 400 milioni di abitanti divisi profondamente da caste, raz– ze, religioni, lingue, in tutti itli stadi di organizzazione sociale, dal feuda– le all'ultramoderno, con tutti i ma;;;. simi problemi economici non ri8ol- 1i, il problema formidabile che a• vrebbe dovuto mettere alla prova tutta la eHicacia ricostrutliva e poli– tica della dottrina, Ja fertilitit di ri. 388 sorse e l'eroica abnegazione di Gan– dhi. La decisione democratica, di co~ nume accordo, che l'India mussul• mana si separasse da <1uella degli Indll, e che iu ogni sezione del pae• se questa separazione, se richiesta, potesse avvenire; la costitu.1,ione nel 1947 dei due Stati sc1>arati, India e Pakistan, quest'ultimo pur senza continuità territoriale; la trasmigra– zione che ne seguì di circa 8 milioni e mezzo di India e Siks che abban– donarono il Pakistan maomettano e di circa 6 milioni e mezzo di Mus– sulmani che tumuhuosamente [u{?gi• rono dalle regioni indiane creando enormi problemi economici, logisti• ci. sociali; la resistcm:a cli alcuni dei molti principati autonomi alla a– desione ali' ordine nuovo, specie quella 1 armata, dello Stato di Hyda– rabad, con 1'85% di Incili, ma con Maharajah musulmano, - e ciò do– po la a,,venuta deformazione del ca– rauere di milioni di Judiani che era• no stati per due anni militarizzati come mai prirna nella srnria, dive• nend'o coscienti della loro forza ma– teriale e soggetti di nuovi ambizio• ni; la prospettiva di incombenti e• normi danni economici agli i_nlerci<SÌ coalizzati delle µ:randi <'ittà. ove e– rano scop1>iate sommosse e conflitti sanguinosi; tutta la drammatica si– tuazione e la penosa gestazione - facevano sì che l'Jndia e il mondo intero, <·ol respiro sospeso, riguar– dassero a Gandhi, al Mahatma, alla Anima Grande. Sarà la Ahimsa pari all'immenso compito? Gandhi. men• tre molti dei suoi ami<'i vacillavano. egli non dubitava nè defletteva. · Ancora il 29 Settembre 1947. CJ?li invia"a alla Stampa. smentendo le voci che gli attribuivano il )?iudizio

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