Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958
pravvive è il più atto. Non credo io verità che questo ragionamento ci conduca molto lontano. Bisognerebbe per lo meno precisa– re c1unl'è l'auitudine corrisponden– te ad ogni periodo di civiltà; e per quali iufluen7.e i più deboli o meno atti di un'epoca riescono ad essere i JJiÙ forti o i pili alti dell"epoca se– guente e vice, ersa; come e per qua– le , irlù e per quale processo d"a~i– milazione o di dispersione di forze il guerriero decade. lo schiavo ~i ri– ,,olta e diventa padrone, ecc .. f'CC. Bisognerehbc anche spiegare i fattt di arresto e di arretramento delle ci– viltà, e lutte le devia7.ioni dalla li– nea rclln lrncciala al 1>rogrcsso u• mano, dul principio esclusivo della lolla per In vila: principio otlimi– Sla quanto nl fine, pcssimistn •1ua1110 ai mezzi. e dunque non vogliamo lare una logomachia qualificando piri. olti quelli che sono sopravvissuti e reci• procamente. bisogna sos1cnere che la .superiorità di alcuni uomini sugli altri si è man1e11u1a sem1>re. allra– verso 1u11i i cambiamenti di socie– tà. nel passato e si perpetuerà nel– l"avvcni rc, aumentando sempre; op• pure bisogna ammetlcrc la possibi– lità per i meno atti (soprattutto quando sono numerosi) di raggrup– parsi. di lro\'8re dei rifugi contro la violenu, di assimilarsi le forze del mondo esteriore e anche cli vincere a loro voha; \'8le a dire bisogna am– mettere 1111 altro 1>rineipio a lato di quello della lotta. un'altra legge bio– logica e sociologica e delle /or:e di in,icmP che possono tenere in iscac– co gli individui. Risogna 1 insomma, considerar<' la società f'Ome •1ualche cosa di r>iù che una sovrapposizio– ne- d'individui. La teoria individuali.sia conduce a contraddizioni e a 1>aradossi incre• dibili. Limirandorni a questo capi– tolo dell'opera del No, icow. non ho che rimbarazzo della scelra. « Qvanlo più la lt!gge civile :,i a,. vicina alla legge uarundc, tanto pili la socic13. migliora •· Ma è possibile che una lcg~e naturale &ili in con– traddizione con una legge ci,ilc'! Egualmente: « La pagna ha per• ~eguitato per secoli le capacità men– tali ». L'autore attribuisce a questo fatto la decadenza di questo paese ... E la legge naturale? rei passo .!'cguculc, la legge ci"ile (In giustizia) cvidcntemeule diventa superiore alla legge naturale, la cor– regge e la .sopprime. « Mentre nel processo naturale la villoria tocca sovente a coloro che sono rclativa– mc11te i più atti, la gituri:ia ha per fine di assicurarla scm1>re a coloro che sono assolutamente i piì1 atti, \'aie a dire a quelli che hanno una concezione più perfetta dell'univer– so ». Con quali mezzi vi riuscireb– be? Mistero! Del resto, il 'ovico,\ è pcrsua8o che (< in fondo ogni lej?ge umana non è che I' espressione formulata della legge naturale (d<'lla lolla per l'esistenza). I meglio adatli nella lotta la spuntano: tale è la legge della natura. J meglio odatli debbo– no spuntarla: tale è la legge civi– le. Un essere non adano al suo am– biente muore, dice il naturalista: un essere non adatto al suo ambien– te deve morire, cosl vuole la giusti– zia. Il legislatore formula in manie– ra imperativa ciò che il suo s1,irho ha concepito come conforme alle Ie,:rgi naturali •· Mi sia 1>ermesso di [are le mie 379
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