Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958
III • Vieiooe critica del nostro in• eegnamento secondario Prima di proseguire, conviene ve– dere, molto in generale, le deficienze più evidenti del regime attuale del nostro Insegnamento Medio e descri– vere il panorama deficitario, che è il risultato del processo descritto. Il nostro Insegnamento Medio è diventato quasi esclusivamente in. formativo, accadem.ico e basato sui dati. Esso porta l'alunno alla ricer– ca <li una conoscenza superficiale, per la via della memoria, scartando l'osservazione e ogui sforzo intellet• tuale nobile. Il risultato è una crosta di nozioni senza articolazione inter• na, pro[essate come verità di cale• chismo, sprovviste di quel pili pro– fondo senso che avrebbero come con– quiste dolorose e faticose, ma provvi. sorie, nell'intenso sforzo dell'allar– gamento del sapere. L'aspetto fermentale, direbbe Vaz Ferreira, rimane fuori; l'entusiasmo creativo, che tante volte conduce ad una inutile, però anche fertile risco– perta, è assente dal lavoro liceale dell'cducando. La vita ed il liceo corrono per vie separate: quest'ulti– mo è visto come il luogo penoso do– ve si compie un lavoro il cui fine sta nel registro di voti del professore. Lo studente esce dal liceo senza altra testimonianza della sua culLura che la sua tessera di studente, e quel che è peggio, senza desiderio di a– verne altre. Non ha imparato nè ad acloperare nè acl apprezzare la pro– pria dignità di uomo responsabile: jf professore preforisce il genere di ordine che dà la politica di autorità, Corse anche la raccomandazione po– litica che in tanti casi gli ha aperto 338 la strada verso la cattedra, non è sufficiente per dargli autorità morale di fronte ai suoi alunni. Il prodotto massimo di questo li– ceo è lo studente vestito di « sobre– salientes )) 6 che di sicuro andrà, in– sieme a tutti gli altri studenti, rive– stiti di uguali << sobresalientes )), a formare la legione degli uomini e delle donne inservibili che tutti co– nosciamo. Con questo liceo bisogna ifinirla e finirla presto. IV - Nuovi fini Da questo studio critico si deduce l'orientamento della riforma da ten– tare. In primo luogo, il liceo deve cercare di essere universale e gra– tuito, perchè l'Insegnamento Secon– dario deve prepararsi ad essere lo strumento della cultura di tutti nella futura società di tutti e per tutti, sen– za classi nè privilegi. Insei;,mamento gratuito vuol dire qualcosa di più che insegnamento senza tasse di ma– tricola, vuol dire insegnamento im– plicante aiuto economico ai pili po– veri. Vuol dire compensare, magari solo nel punto di partenza della vi– ta, tutti gli alunni, liberandoli dal. l'orrorre di dover pagare con igno– ranza la poverti1 dei' genitori e libe– randoci tutti dalla zavorra di quel– l'ignoranza. In secondo luogo l'Insegnamento Secondario deve tendere alla forma• zione dell'alunno in tutti i suoi a– spetti. Cioè, deve occuparsi di tutti gli aspetti della personalità del gio– vane ed estendere la sua azione a tut- 6 Il 1( sobrcsalicn1e oJ è il voto m:i,;;1<imo,. e<1ui\·alerJ1e al nos1ro dicci.
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