Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958
consueto incidente stradale del Pul– mann che si capovoige carico di pel– legrini sani, la cui fede non viene certo da O.io ricompensata, e provo– ca ogni anno, quasi con la regolarità d'cl pendolo, morti e feriti. Il numero dei pellegrini a Lourdes cresce incessantemente, ma il nume• ro delle guarigioni è molto meno e– levato che nel passato. Le statistiche dell'Ufficio deHe Constatazioni me– diche di Lourdes non fanno appari– re che alcuni casi riconosciuti ogni anno. Tra il 1939 ed il 1950 tredici casi sono stati riconosciuti, ma dal 1947 al 1950 su ventitrè fascicoli di guarigioni sei casi soltanto sono stati ritenuti dalla Commissione Medica Nazionale di Francia, e questo risul– tato è stato ottenuto su di un totale di cinque milioni di pellegrini, men– tre nel 1912 erano state registrate cento una guarigione su 246.972 pel– legrini. Il numero delle guarigioni miracolose dalla nascita del santua– rio - che risale al 1858 - era nel 1955 di cinquantaquattro, mentre nel calcolo del dottor Pellissier, che reggeva le sorti dell'Ufficio medico delle constatazioni ancora nel 1955 e credo lo regga tuttora, i risanati sarebbero stati circa settemila. Ma lo stesso dottor Pellissier, col quale ebbi occasione di parlare l'ultima volta nel 1952, era convinto che cer– ti risanamenti si riscontravano piut– tosto e soprattutto in ainmalati d'i– sterismo, ed erano più l'effetto della suggestione che del miracolo e quin– di non dipendevano da Notre Dame de Lourdes. L'isterismo, è noto, può celare dietro di sè mali che sembrano di tutt'altra natura, come paralisi, cu• talessi, affezioni dei principali visce– ri, quali l'intestino, il cuore, i poi- 320 moni, e persino cecità. In simili casi osserviamo talvolta drizzarsi un pa– ralitico, un cieco riacquistare la vi– sta. Non si è mai d'alo, però, il caso in cui a chi aveva una gamba di le-. gno, la Madonna di Lourdes ne ri– mettesse una di carne, come, in tesi di miracoli, ciò dovrebbe essere pos– sibile. Uno può tornare, invece, da dove è partito, contagiato da qual– che malattia della pelle o tubercolo– tico. Questo miracolo a rovescio è frequente, ma non figura nella lista. In un corso tenuto nell'anno sco– lastico 1904-1905 ali' Anfiteatro Cru– veilhier in Parigi, il prof. Baraduc della Scuola di Medicina constatava che « in queste guarigioni straordi– narie, sebbene la scienza sia ancora all'inizio di questi studi, siamo in piena fenome,wlogia. Vale a dire, non abbiamo qualche cosa che vada al di là delle leggi naturali, ma qualche cosa che, pur essendo per noi fuori dell'ordinario, rientra nelle leggi medesime, perchè il fatto di u– na energia radiante che impressiona delle lastre fotografiche (presenza di vibnizioni a lui dimostrata dall'appa– recchio biometrico), il /atto che indi– vidui speciali siano più adatti, il fat• to che la stagione inftuisca alla pro– duzione del fenomeno, dimostrano questi /atti già chiaramente che vi è tutta una serie fenomenica di cause e di effetti. Il miracolo, invece, co• me lo descrive la Chiesa, dovrebbe compiersi senza alcun legame con le /orze della natura, indipendentP11wn.• te da fenomeni e da cause, invisibil• mente, impalpabilmente, al di fuori di ogni controllo di apparecchi, su tutti gli individui ed in tutte le $la– gioni ». La Chiesa si arma dei fatt.i che registra miracolosi per coltivare la
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