Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958
gola, nel formale rispetto della pro• ceclura democratica, ma è sul piano sociale che la democrazia è andata a farsi benedire, è qui, nella realtà quotidiana nelle sue molteplici atti– vità che si esercita incontrastato il dominio pretesco, a tal punto che se un mutamento in senso totalitario avvenisse ai vertici della società, nel governo, esso apparirebbe oramai naturale, quasi aspettato, come la conferma ad una situazione di fatto. Perchè concentrarsi sull'alchimia delle combinazioni politiche e par– lamentari quando tutte le attività ci– vili sono state ingloriosamente ah• bandonate alla supremazia parroc– chiale? Perciò se la d'ecadenza dei valori laici è manifestata sul piano politico dove il compromesso non doveva diventare complicità, essa ci appare in tutta la sua gravità nel. l'acquiescenza del corpo sociale che ha subito il fenomeno senza alcuna reazione conformandosi prontamen– te ad esso. Ed è proprio questo con– formismo di classi sociali tradizio• nalmente ostiJi al verbo ecclesiasti– co che attira la nostra attenzione e ci spinge a ricercare in esso le cause del fenomeno: perchè se per oltre mezzo secolo la Chiesa potè essere tenuta ai margini della società ita• liana, il cordone sanitario era costi– tuito dalla coscienza politica e idea– le che ha permeato le classi sociali nella loro operosità e nelle loro lotte. I borghesi ed' i proletari nella loro attività e nei loro contrasti erano mossi (la un interesse che si inseriva in ampie visioni di vita. li borghese sentiva nel proprio attivismo eco• nomieo il concretarsi della libertà e l' avvento della ragione e delta 304 :scienza :mi pregiudizi del passato ed ii proletario sentiva nelle proprie rivendicazioni la continuazione sto• rica del progresso cd il preludio ad una nuova convivenza umana vera• mente libera. E queste visioni ideali compenetravano talmente ia coscien• za degli uomini e i loro contrasti sociali da renderli impermeabili aUe infiltrazioni pretine. S'è detto che l'ideale politico si era sostituito ne• gli uomini alla fede religiosa ed in– fatti quelle idee erano anche costu• mi di vita e modi di essere che ave• vano rialzato gli uomini inginocchia• ti e li avevano riconciliati col mon– do dopo tanti secoli di mortificazio• ni religiose. Il crollo delle id'ealità sociali: questo è il fatto nuovo che dobbiamo verificare con l'avvento del clericalismo. È un fatto che ha le sue origini ncHa prima guerra mondiale e s'è compiuto con il nuo– vo assolutissimo fascista e germanico fino alla seconda catastrofe mondia– le, ma soltanto ora cominciamo a prenderne coscienza. Il declino di quegli ideali è forse il declino del– l'umanità? No. La storia dell'umani. tà è il suo infìuito realizzarsi nel tempo e quindi infinita creazione di nuovi valori, sintesi e superamento del passato. Il sorgere di nuovi idea– li incomincia dal declino dei vecchi ed è in questa luce che noi dobbia– mo vedere la presente crisi e fissar– ne i contorni. La scomparsa di quei valori ha lasciato via libera alla su• premazia clericale che nella società italiana non ha trovato resistenza ma conformismo. La dinamica socia– Je e i contrasti di classe sono più che mai in atto ma non hanno più pro– spettive e sono fini a se stessi; il borghese ed il proletario anche se si
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