Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958
paganda, per mancanza di uditori e che anche nell'ottavo a Nerola, do– ve quel professore illustre è tanlo stimato ed amato, per la stessa ra– gione, il comizio non ha potuto a– ver luogo. E questo accadeva anche per i candid·ati av,•ersari così che per consolarsi « i protagonisti clella piaz– za finiscono al bar, e cordiali avver• sari, si scambiano brindi.si e augu– ri». Si capisce come la gente sia arci– stufa di parole e di promesse. Essa allende dei falli perchè solo <1ucsli possono distinguere i veri amici de– gli sfrullati e dei diseredati da co– loro, in\teec, che del popolo si ser• \'Ono per sodisrarc le loro ambizioni cli potere e di comando. Ma il fotto piìi saliente della cam– pagna elettorale io corso è stato la Conforcoza episcopale. 't stato dav– vero il sasso che ha smosso le acque stagnanti di questa campagna ri– proponendo, con maggior calore e passione, il problcn.rn delle relazio– ni tra Stato e Chiesa. Il fatto è noto. I 282 vescovi delle diocesi llaliani hanno preso netta posi1.ione di fronte alle ele1.ioni prossime, emanando la seguente di– chiarazione: « Gli entinentissimi ed eccellen• tissimi ordinari d'Italia, ben consa– pevoli delle loro gravi respon.'fabili– tà, confermano in occa.5ione <lelle prouime elezioni. le norme diretlÌ· ve già date per analoghe contin– genze. In particolare ricordano al cle– ro e ai fe<leli il loro impegno cli fedeltà a Cristo e alla ma Chie.5t1 e quimli il grande obbligo <li vota• 1 l..a Stampa. 6.S-1958. re, di e.5ercitare il diritto di voto in conformità ai principi <Lellareligio– ne cattolica e ai decreti della Chiesa e nel pieno ri.spelto <lel .5tto giusto diritto, di e.5.5ereuniti nel voto, per co.5t-iluire un valido argine per i grnvissimi pericoli che 1.uttora grn• vano sulla vita cri.5tiana del Paese. Tutti i parroci renderanno noto il pre.5ente comunicato, nei modi che verranno stabiliti dagli eminen– tU.5imi ed eccellentis.5imi Ordinari ». Non poteva esserci intervento più massiccio e più fermo di questo negli affari politici del nostro paese da parte degli eminentissimi ed eccel– lentissimi ordinari d'Italia. Mentre i cattolici polacchi sono i;tati invitati dal primate di Polonia a votare per Gomulka, cioè in favo– re di nn regime che la Chiesa con. danna; mentre in Francia il cardi– nale Gerlier primate delle Callie ed arcivescovo di Lione e tutto l'epi– scopato francese dichiarano la loro neutralità verso la politica e lascia– no liberi i cattolici di votare secon– do coscienza, in Italia la Chiesa di• ce che non è sufficien1e votare secon– do In propria coscienza, ma si deve votare secondo la coscienza del do– vere. E dato che per i cattolici do– vere è l'ubbidienza alla Chiesa ed a tutti gli ordini che provengono dalle sue autorità e da qualsiasi mi– ni_stro del culto, è chiaro che In di– chiarazione dell'episcopato italiano indica ai cattolici di votare 1>cr la O.C. Del resto, se fosse rimasto <pwl– che ombra o dubbio in proposito, L'Osser1,•atore Romano si è subito preoccupato di dissiparli spiegando che i cattolici non potevano votare nè per i comunisti, nè per i sociali. 3lll
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