Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958
Non esiste quel sacerdote capace di tenere simili diScorsi. Innanzitutto, neppure i candidati sono capaci di fare un esame di CO• scienza e di chiedersi se hanno le competenze e le capacità per occu– pnre un posto di responsabilità, Tut. li, J>crchè sanno « fare » della po• litica e tenere dei discorsi, cred'ono di poter occupare indifferentemente qualunque posto. Non c'è néssuno che abbia l'onestà di un Luigi Set– tembrini che, al Ministro dei Lavo– ri pubblici che gli offriva il posto di Direttore nel suo Ministero, ri• spondeva: « ogni onest'uomo deve fare quello che egli .fa fare; ecl io non sono uno di quei vochi$simi che riesco,w bene in tutto, nè uno cli quei ntolti, che pretendono di saper lutto». Qmutto al gregge, bisognerebbe smetterla di trattarlo da gregge e bisognerebbe incominciare a dirgli qualche veri1ì1 anche se si rischia di diventare 1>iùimpopolari che sco– dcllandogli lusinghe e adulazioni. Bisogna dirgli che è solo per J>igrizin che egli delega altri a fare per lui, e che, quindi non deve nè stupirsi nè indignarsi se 6nora è staio sempre sfruttato' ed ingannato. Bisogna dirgli che egli ha il d'overe di assumersi in lutta la vita sociale le sue responsabilità, i suoi compiti, perchè agire fattiva– tivamente nella comunità in cui vi• ve è il &olo modo di fare sentire Ja sua presenza nella comunità pii1 va– sta della nazione. Finehè gli si farà credere che gli elcui Cnranno tutto loro, non ac– quisterà mai coscienza di cittadino e rimarrà sempre estraneo alla Co– lla Pubblica. 300 C'è un altro aspetto che ha carat,. terizzato la campagna elettorale in corso: l'assenteismo del popolo. Es• 8a si è svolta tra il disinteresse, l'a– patia della gcute cd i candidati d'eb– bono aver faticato molto per tenere i loro discorsi davanti a comizi po– co affollati e con un uditorio che rimaneva freddo, indifferente. I discorsi non hanno più presa sul pubblico. Troppi e troppo spes• 80 se ne fanno e la gente sa ormai che altro è promettere (ai comizi) ed altro è mantenere. I contadini di due 1rnesetti del Sud, Borseda e Beneduse, hanno ri– fiutato i certifi<'ati elcuorali perchè troppe volte ormai sono srnti ingan– nati dalle promesse di coloro che essi stessi avevano contribuito a mandare al governo. Certi giornali hanno constatato che persino (significativo quel per– .!ino) a Navoli, dove abitualmente, basta per fare folla anche un. abile venditore ambulante di callifughi o un improvvisato concertino vocale e stmm.entale, non ci sono stati dei grandi raduni e se quelli òel Co• mandante sono stati definiti « ocea• nici » è perchè i lncchè di quel pal. Ione gonfiato si esprimono ormai per iperbole, per tulto ciò che ri– guarda il loro padrone. Ma ancor pii1 significativo è il rac– conto che la Nicola Adelfi di un suo viag,ll'.ioper accompagnare, in un gi. ro di comizi neJl'aho Lazio, « un profes$ioni.5ta $e.!.mntenne, m.olto il– lll..!tre in Italia e ver.,ino all'e.!tero » che è candidato alla Camera dei de– putati. Con molto brio giornalistico ed efficacia eg1i dice come non sia stato possibile fore comizi in sette paesi dove erano stati annunciati. con manifesti e con la solita pro-
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