Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

RECENSIONI ROGERVAILLAND La Lol (La Legge) Edi1, Callimard. Parigi 1957 Fra i 111ris1i rrancesi che quest'•nno vrr• ranno in halia ))are che ,·e ne saranno mohi rhc Arriveranno fino al Gargnno per scoprire i 1>ncsidella Puglia, anirnli dal 1,iccolo 11orto ,li Rodi Garganico che lo scriuore francese Roger Vailland lrn reso improvvisamente celebre nel suo libro {'!:La loi i. (Ln legge). E' un romanzo che ha già a,•u10 un gran• dc succcHo. si è meritato il premio Con• courl 1957 e Jules Dassin sta rieavandonc un film rhe girerà sui luoghi stessi in rui ~i svolge l'a:i:ione del libro. Allo scrillorc iialiano Guido Pio\'c11e rhc, c-om'è 11010, vive a Parigi cd è un pro– fondo ro11oscitorc dell'ambiente francc~c, in un pubblico diba11ito è stato chiesto li~ l'Italia mnidiona/p è come V(lillaml la de11crive. PioH:11e ha risposto: (ICCetlo « La leg,;" 11 ,!()mr romam:o; ,1on però come reporlflge. JI ronuuu:iere, anche quando prentle a sog• F,ello dei suoi libri la realtà è sem11re 11or• lato a modificarla e ad aggiustarla secon• do la i;ua fnntasia. A queslo 11011 ~ d1qt– gi10 lt. Vaillaml, anche se i luoghi .- i J)Cn;o11nJ1;gi che ci descrive csis1orw real. menu:. Questo scrittore francese vi,·e abiurnlmen• te i11 Italia perciò conosce molto bene il no111ro 11aese non solo geograficamente ma 282 anche come popol&, costumi, leggi e tradi– zioni. Oltre che scrittore C un ottimo gior– nalis1a che ha una grande conoscen.a d~ gli uomini che gli viene dalle sue espe– rie11ze per..onali. Nella sua vita c'è il pe• riodo "esiste11zialis1a », la sua partecipa• zione alliva e coraggiosa :illa u rcsis1e11za » durante l'ultima guerra. Quest'uhima es1,1~ rienza, ricca di materiali· unrnno. è argo• mento del suo libro DrOlc de je1,. L'azione cli ques1'ulti1110 romnnzo si s,•ol– gc, come ho dello, nel piccolo J)0rto di Rodi Garganico a cui lo scrillorc dà il 11on1efittizio di J)0rto Manacore. Le ,•icen• de del racconlo si s,•olgo110 rapidame111e, interessano, anzi a, 0 ,•incono, ed C im11ossi– bile lasciarne la leuur:a u1rn ,·olta incc.– minciata. E la narrazione scorre dal 11rin– cipio alla fiuc sempre lim11idn, s11ontanea, i personaggi sono vi,•i e coloriti, 1111110 da averne un'imagine vha e lo stile molto bello mantiene uho il tono del racconlo Con il titolo l,a lo88" H. Vailland ha ,,oJuto indicare il gioco della J)assntclla che si pratica in molte osterie del Sud ed an– che in altre parli clcll'llalia. Le rar1e ed i dadi decidono chi dc, 'cilSere il 11adrone del· la partita. Il 1rndrone si nomina un sotto• padrone, gli aliri 11arteci11a111i al gioco deb– bono pagare un litro di , ino. Mentr..: il ,,adrone versa da beN"" a chi jtli pare ed il litro di viuo ,·iene co11su11111to. egli « l1a diritto di dire e non dire. d'inlrrrogare e ,li ri.spo11derf!al posto dell',intrrrngalo. di lodare e di bia.~imarc. di calum1iart>, di iri– u,ccare l'onore; i ,•i111i cht· subiscono la legge hanno il dovere di nscoltare in silen– zio ed immobili ,,. Solo <111audo ,errà il loro turno cli « ))adroni 'Il 1>01r1111no \'CUdi– carsi delle offese e umili::,zioni ,subite. E' un gioco spieta10. cd è L111110 pili a11Jla_;;– sionan1e, sia per chi lo gioca che per chi vi assiste. quanto 11ill il 1>adro11e e il so1to- 11adro11e ,i mcllono ,li cani,cria t· di ,;111- lignità:. Ma la legge s11ic1a1adel gioco è il sim– bolo dell'altra lcgjl:e che regola tutti i rap• porli individuali e sociali dclln vitu; quel– In del comando e llcll'ubbidienza. La rie. c-hczza, l'amore, l'a~tuzia, il ricatto, la leg-

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