Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

A N T o L o G 1 A ENTUSIASMO PER LA VITA LE IDEE t·he determinano il nostro earallere e la nostra vita vengono influ~,-e in noi in maniera misteriosa. Quando last.·iarno dietro di noi la fonciullczza. es~c co1niuc:iano a germogliare. Quando , 1 eniamo presi dalrcn1u.siasmo della ~iovinczza pc-r ('iò che è buono e vero, esse fiorisco. no. (" il frutto eomincia a formarsi. Durante lo sviluppo che ne SCj!;UC <·iò che veramcn1c imporla(' •·on!!er– VArf' il pii, possibile quei frutti ma1urati <lai fiori che ~bocc-iarono dall'al- bno df>lla vila in primavera, ' Lungo la strada della vita, mi ha accompagnato (·omr un fedele 1'011- siglirre. la f'onvinzionc ehc nella maturitl1 dobbiamo loltare per continuare a pensare liberamente ed a sentire cosi profondamente t'Ome faremmo in "iovcn1i1! . ... Il lcrminc « maturo )l. riferito a persone. mi diede ~cmpr", e mi dà tuttora, !"idea di qualcosa di deprimente. Sento in e.:.,:o, come se fossero delle dissonanze musi(·ali, le parole im1>overimento, de('aclcnza, stanchez– za in1ellc1tuale e morale. Ciò d1e siamo generalmenlr indo11i a considerar(' C'OlllC "maturità>>, jn un uomo, f' l'abbandono di noi ste:-si ad un uso esclusivo della ragione. La si m·<1uis1a imitando gli ahri e spogliandosi ad uno ad uno dei pensieri •· delle ('onvinzioni tante C'nre nei giorni della giovcntì.1. Un tempo crede– vamo nella vittoria della veri1ì1; ma ora non lo crediamo pii.,. Credevamo nellu bonlìt. ora non piì1. Eravamo zelanti difensori della giustizia; lo zelo 11i è Sf>Cnto. Avevamo fiducia nella gentilezza e nella tolleranza; ora l'sb. hiamo JH•r::a. Eravamo t'apaci di entusiasmo; ma ora non lo siamo piì.1. Per attraverMrc i banchi di sabbia (' le tempeste della vita pii, fa<·ilmente, ab– biamo alleggerito il nostro navi~lio, gellando via ciò ('he giudicammo non indispcn1:abile. Ma in reahi1 fu della noslra provvis1n di cibi e di acqua <·he <'i privammo; ora è pii, ferii<' <·ondurrc i] nostro naviglio, ma moria– n10 di fame. Nf'lln mia giovenlll ascoltai delle conversazioni tra gl~nte adulia dallo quali traspariva un tono di doloroso rammarico che opprimeva il t·uore. Gli in1rrlocutori rilllJliangrvano l'idealismo e la UJlaf•ità d'entu- 280

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