Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

sono tali solo pcrl'hè battezzati: cs.<;iignorano Je pili elementafi veritì1 del– la loro fcclc )): e il Card. Lavitr;1no calcolava che il 66% degl'Italiani non assisteva alla Messa nei giorni festivi e solo i I 12% riceveva la Comunionf' a Pasqua. Una sratis1i<'a del Consiglio Mondiale delle Chiese dava il 18% ('Om•; percentuale dei veri cattolici. Ma lo scetticismo ed il distaec·o degl'Ttaliani nei riguardi della -Chiesa, delle sue dottrine e del suo cullo. è troppo profondo perchè essi sentano il bisogno ed il dovere di esprimere il loro dissenso o di comunicare il loro esodo alle autorità el·1·lcsias1iche. Ciò specialmente sotto un regime ,·he ha ristabilito il certificato di buona condotta, a rilasciarsi dal Parroco e dal Vescovo, come condizione di accesso al più umile come al più alto servizio o impiego pubblico. La cronaca è piena di casi che mostrano l"i– pocrisia come mezzo di loua per la vi1a. Mentre negli Stati Uniti, ad esem. pio. il numero dei cattoli<-i che passano ad ahre Chiese è siato calcolato, nell'ultimo decennio, a circa quallro milioni e centomila e le conversioni al Cnttolicismo sono date, <la fonle c·at101ica, in sessantaseimila all'anno, nei Paesi cattolici l'abbandono silenzioso del Cauolicismo (anche se per <'<'-"sazion<'total,·· di consen!-o e di simpatia s1>ii:ituale) non lascia traf'Cf' visibili e riducibili a precise statistidw. E, per altro, chi non sa come nu– merosi son coloro che entrano nelle organizzazioni cattoliche (come un tempo entravano in quelle fasciste) per puro calrnlo di materiale interesse? Nei primi secoli, l'argomento principale che apologisti e missionari usarono per provare la superiorità delle dottrine del Cristianesimo, fu Ja grande sernpliC'ità di queste in confronto al guazzabuglio del politeismo e della mitologia pagana. Ma come potrebbe, nel XX. secolo, la maggioranza degl'Italiani appartenere <'Ordialmente ad una Chiesa che, all'unico pre– cetto dell'amore reciprorn desi~nato da Gesù come distintivo dei suoi di– scepoli e da lui parafrasato nel Dis('orso sul Monte (che del Cristianesimo è l'essenza), ha via via aggiunto, se non addirittura sostituito, l'adesione e devozione ai canoni dei suoi Concili e le migliaia di definizioni dommati– chc imposte dai Pontefici? Poichè oggidì. non è possibile - salvo rinun– ziando ad usare la ragione e comprimendo il proprio sentimento - evitare d'incappare in alcuna delle condanne della Chiesa: « Anatema sit >>, Chi oserebbe affermare che aìmeno )e dottrine e i dogmi fondamen– tali della Chiesa sono coscientemente professati dalla mag~ior parte dei Cattolici? Che, ad esempio, i pochi articoli del Credo cattolico insegnati, anzi imposti (e perfino ne11e ~cuole dello Stato italiano laico) alla recita. zione Pappagallesca dei bambini, saranno da questi, divenuti adulti, nm– messi con barlum_i di comprensione dd loro criptico significato? O non sì limiterà tal comprensione cd adesione alle sole parole intelligibili: << fu crocifisso, morì e (u sepolto )) ? Chi oserebbe affermare che i dogmi della Risurrezione di Gesù e dell'Assunzione di Maria sono presi sul serio e let– teralmente intesi quale trasferimento di corpi 1fisici ad altra parte dell'Uni– verso cosmico (non si sa a quale scopo) e che il così eletto « Paradiso )> non sia concepito, con Kant, se non come « un diverso stato psichico )) ? Più 262

RkJQdWJsaXNoZXIy