Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958
vori che non sono lavori >> degrada– no ancora pii:1gli individui che quel– li della campagna e la miseria, il ~ud.iciume, L'ignoranza vi raggiungo– no forme incredibili. Nei villaggi, quando arriva l'esta• te ed il sole brucia tutto e la fame si fa maggionnente sentire, non t·'(' da stupirsi che ci sia qualcuno che imbraccia un Cucile, si mette su una strada e spara. Lo Stato ha già speso in 8-9 anni cinque miliardi per spa– rare contro gente che aveva fame (mentre il problema è di sostituire a due carabinieri un esperto in agri– coltura). I partiti, i sindacati non fanno niente e sono incapaci di trovare un qualsiasi rimedio. Il prete, quando il sole brucia tutto, ripete alla gen. te: pregate, pregate, pregate. Eppure D. D. visitando la regione si accorse subito che con un motore cli 40-45 cavalli (una spesa relativa– mente piccola) si poteva portare l'acqua in una certa località e che con altri motori il problema del– l'acqua era risolvibile. Ecco quello che è necessario fare: studiare bene i luoghi, vedere tulle le possibili risorse che vi sono in essi, impostare i problemi attaccan– dosi alla realtà. Solo così se ne ri– caveranno soluzioni, parziali o to. tali,, che avranno la loro e!ficacia. L'azione di D. n. e dei suoi collu– hora1ori si svolge in due tempi. Innanzitutto è necessario prendere contauo eon il paese, con i &uoi di– soc~upati, con tutti i gruppi umani esistcn1.i~ Bisogna immergersi .nella reahù iiOciale concreta associandosi agli stessi abi1anti pcrchè questo è il s9}Q moda di determinare il pri– mo « ri~\>'eglip di coscienza ». Do!- ci insiste molto su questo punto: non fare mai niente senza il diret– to interessamento della gente del luogo, fare in modo che essa sléssa. assuma delle responsabilità nell'.a– zione che si dovrà svolgere. Dopo questa prima ({presa di coscienza )1, (uno &forzo enorme, come quel lo di sollevare liii p:rosso macigno). bi. sogna tutti insieme lavorare per cer– care le soluzioni totali o parziali dei problemi. I 11roblcmi sono molti e molto complessi: d'educazione, d'assisten– za, d'igiene, di case ccc. Ma ve n·c uno che deve avere la precedenza su. tulli: quello del lavoro. Bisogna da– re lavoro a tntti. Quest'azione si svolge in mf'zzo ad un sottoprolelariato che rappre– senta il 20 cd il 30 per cento della popolazione, che non sa che t·osn Qiano i partiti, i sindacati e vive fuo– ri della storia. cioè fuori della vita umana. Esso non vuole parole pcr– chè non le capisce, (Anche a Palcr. mo 11011 5,j C interessato al Congre!I• so per la piena occupazione. che vi [u nel novembre scorso perchè noH poteva capirlo). Esso chiede dei fatt~, cioè vuol •veder p:ente all'ope– ra e animata da seri propositi. Perciò il metodo di lavoro di D. O. e dei suoi collaboratori è bene illustrato d« quest'esempio. L'anno scorso ,essi incominciarono a studiare le condizioni di dieci w– nnmi dei dintorni di Partinico~ Con– statarono•c.beJ'aoqua, cl1e è nn altro dio, anda~a ,sCiu1)ata,1 che vi e.rano possibilità/di irrigazioni, cl1e biso– ~nava impcdii:e che il letarhc...e lai pu– la venissoro bruciati (vengono hr.u– ciati perchè h gente non sa •dow. metterli). ,Dallo studio fatto cisnltò ,·be sette co01w1i avevano la possi• 253
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy