Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

non dettato in nessun modo dalla paura e che veda chiaramente in tut– ti gli ordigni e tutti gli apparati creati e perfezionati senza tregua col solo scopo d' incutere paura il più grande ostacolo, non solo al vi– vere etico e morale, ma pure ai più legittimi godimenti e ali' esercizio delle funzioni più elementari. Scuoti la testa. Non hai un'opi– nione molto alta della natura uma. na: senza la frusta dietro, pronta a colpire, l'uomo sbanda immediata– mente Cuori della diritta via. Ma, come già diceva un poeta satirico latino: <e Qu.is custodiet ipsos custo– des? ,> (Chi farà la guardia alle guar– die?), chi adoprerà la frusta contro coloro che l'hanno in mano, se do– vessero uscire pure essi dal diritto cammino? O Corse che il maneggiare la frusta è garanzia sufficiente d'es– sere nel giusto o tiene uno troppo occupato pcrchè pensi a comportar– si altrimenti in modo riprovevole? Non sono troppo ottimista neppure io nella mia opinione dell'umana natura, ma, contrariamente alle tue conclusioni, mi par d'osservare che quanto v'è di pili m·arcio in essa non giace al Iondo del pantano sociale, ma sale irresistibilmente a galJa, nel. la sfera del potere, dove il marcio non soffoca, ma prospera e s'esten– de rjgogljoso. Un'altra osservazione importante. Abbiamo parlato di (rusta, ma solo metaforicamente. La frusta rappre– senta l'apparato coercitivo e repres– sivo deJlo Stato, e questo include l'esercj10 e la polizja, tutti gli ordi– gni modemi di punizione, d'elimi– nazione e di distrnzione. Che con– clusione trarre dall' immensa mole di questo apparato oggigiorno, e dal fatto che in certi paesi è cento volte 246 più agguerrito e spietato che in aL tri? Secondo la logica dalle tue as– sunzioni devo dedurre che la possi– bilità delle masse d'uscire dalla ret• ta via deve avere straordinariamente aumentato in questi ultimi cin– quan'anni e che la loro volontà di male deve essere veramente spaven– tosa, se tanto spaventosi sono i mez– zi ritenuti necessari per farle stare a dovere. A mc sembra ben più plausibile un'altra interpretazione, che ci riporta all'antitesi forza-di– ritto, a una questione di. coscienza. Dicevi che perchè gli uomini ca– piscano e facciano il loro « dovere >, è necessaria la frusta, la costrizio– ne. Pili costrizione c'è, quindi, e più gli uomini, secondo te, fanno il lo– ro << dovere ,>. Pili im.parono a fa– re il loro dovere, però, e meno do– vrebbe essere necessaria la costrizio– ne. Se, come sta succedendo un pò dappertutto, ma in certi stati a un ritmo spaventoso, bisogna ogni due o tre anni, od ogni due o tre mesi, rafforzare l' apparato pianificatore, di controllo, d'indottrinamento e di repressione, vuol dire che l'effetto della costrizione è proprio tutto il contrario di quello atteso. Ciò che s'inizia colla forza pare che non si possa mantenere oggi che col pro– lungare e coll'accrescere l'uso della forza. Che l'uomo diventi migliore a furia di bastonate pare essere stato vero una volta, pnò darsi che lo sia anche oggi in qualche caso partico– lare e individuale, ma per quello che n'è del le masse è vero proprio il contrario. Il ma1e non genera il bene; ed il male è indisputabi]men• te negli apparati repressivi quando le persone che ne debbono essere gli esecutori (poliziotti, guardie car– cerarie, guardie di campi di lavoro

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