Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958
\ri tl'mpi moderni. la prima opc• ra di Saint-Simon (l,ettres c/'u,1 iw– bitrmr dc G('nPt:e) denuncia l'errOl'C commesso dalla Rivoluzione quauclo a, P, a , 011110applicare un rimedio politi('O a un disordine che era f'.!l'ìCll• I.ialmf'nlf' f.Ocinle. Hobcrl Owen non prc-.c parie alcuna nel fcrmC'nlo rn– die:tle dl'I 1820 nè, piì1 tardi, nel. l'a~ilaY.iOn<' ('artista, J>roudhon, nel febbraio 18t8, andò sulle barrit:ale. 111.:1 11011 ncde,·a che il popolo ,,otcs– .:.e 0llC"n('rc un beneficio qual ..iaf-i da una ri,olu✓.ionc politica, e riteneva fu1il(' <11•riz,miz:,,are la Repubblica>) t1ua1:do il problema era (( or!,!:nniz– :-arC' ltt ~0C'ie1à ». Al tempo ~t(•sso. .,i,. S11int-Simo11 (·he Hobcrl (hwn f' Pr< mllton pPnsavano (·he un rf•~inw alllC'ntit·arnpnte liberal(' nvrrbbc fn– vorilu i loro piani di riOrJ?:nnina– zione (l('lln societì1. Per contro, Ba. bcuf, Blnnqui. Louis Blanc, e senza dubbio anche Karl Marx. videro nel Co111i1a10di !'alule pubblica 1111 pri– mo e riu-:('ito abbozzo di quella <Hlit– lalura del proletariato » chC" avreb– be g11rnntito il trionfo del socialit1mo. Xon ~i può (•erto dire, t·hc tali mezzi non siano ,lali applicali a fondo nel nostro tempo. Venne poi la Secornlu TnterrntY-io. ualc e <'0nsacrò l'amalgama socinli– ~1110-democrazia. Per democrazia, <1ui s'intendeva un' amminis1razione c:.tat:de fortemente centraliY.zala, for– temrnte annata, alimentata da un groi-c:.obilancio. e in cui lo t<spirito nazionale » fa funzione d'anima. Un talC' meccanic:.mo è sotto1>osto alla éOrvC'~lianza, se non proprio alla di– rezione, degli eletti del surTragio u– nivcn,ale; quesli, a loro volta, si su1•pone che siano controllali dulia <(opinione pubblica)) (ide111ificn1a in genere col « popolo n) i::razie a 240 una CODlf)lela liher1à di '-tampa. di riunione e d'as,,ociazionc e alla con• corrcnza fra partili organizzati. ... Ciò che accadde a questa utopi:.i - Ja più macchinosa di tulle - è già storia antica. A cau.sn del ra1)ido sue. ('esso della propaganda socialisla fra le masse, l'azione politirn dei partili sodalisti pa~sò Lrn presto dall'in– lransigenza alla riforma, e dalla ri– forma alla collaborazione effettiva eon lo Stato l( borghese ». A niag– gior gloria dello Stato nazionale e della sua (< graudc.tzn >>-Le rifonne otlermte per via di lolla o di com– prome&oo avrebbero dovuto servire a far partecipare i>Clllprc di pili le <·lassi lavoratrici alla direzione della cosa pubblica. Ma esse consistevano poi essenzialm('ntc in \•1111111ggi eco– nomici (che ci si credeva in diritto eo ip.50 cli qualifi1·are cc sociali,,) {!:a. rautiLi dalla legge a quelli che tfin allora « nou avevano (a\'UIO) nulla da perdere». JI risuhato era un in– negabile miglioramento delle condi– zioni materiali del popolo, ma an. che inevitabilmente un aumento dei– le risorse. dei mez1:i cl'azione, del numero tlei funzionari al serviY-io dcli' apparato sovrano dPllo Stato. Senza quasi avvedersene, il movi. mento socialista impegnò tnlle le sue forze nell"azione <(dcmol'ratica >), non risen•all(IO al (C socialismo » (cioè alla ci"iltil, alla societit. alla giustizia) che uua funzione di parata nelle mauife..,tazioni ideologiche. E fu sempre meno que-,tione di società, sempre più di « S1a10 socialista n, o di socialismo di S1ato. Si arrivò così al 1914, l'anno in cui i partili affiliati alla Seconda ln– lernazionalc abbandonarono l'a11ei;– giamcnto intransip;cnlc statuito dal congresso di Amstcrclatn del 1904
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