Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

eppure sostengo che devesi volare, in quanto'sc si avrà un regime, o giallo o rosso o nero che sia, e ci taglieranno le dita, ci cuci ranno le palpebre, ci cemenleranno le orecchie e ci mozzeranno la lingua, mi sa dire come potremo condurre la nostra battaglia? Agevolando l'ascesa d'un partito che potrà tramularsi in regime, ben più lungo e arduo sarà il ,•iaggio per risalire la C'hina verso la libertà, la libertà per tutti e per ciascuno. Lo stesso editoriale di << Volonti:1 )) si couchiude molto ragionevolmen- te cosi: , << Impedire che l'ltalia diventi uno S1ato pontificio significa non vo.' ler rinunciare alla libertà di pensiero, di coscieuza, di religione, ed avere il diritto di mauilestare queste libertà, significa voler conservare la pro– pria dignità di uomini. E' una lotta che merita tutli gli sforzi e i sacrifici possibili, da ognuno di noi». Ebbene, Ira i sacrifici dovrebbe esserci quello d'esercitare la facoltà di votare, dopo aver fatta una ponderata scelta, proprio secondo i con– cetti espressi nel suddetto editoriale. Giovanna Berneri cosi conchiudc le i:;uc obiezioni: << Il prepolere dei preti (neri o rossi) non si spezza con delle vittorie elettorali. E' tra il popolo che bisogna lavorare, per guarirlo della sua ubbidienza, del suo conformismo, per dargli l'amore e la volontà di ri. solverr. i problemi che lo riguardano direttamente, perchè diventi più combattivo e capace di opporsi a tutti gli autoritarismi ». Ma se, intanto, si arriverà al regime totalitario come forì, lei a lavo– rare per il popolo e con il popolo? Come potranno lavorare e combattere, ciascuno secondo il proprio genio, le Berneri, i Calc[fi, le Sol Ferrer, gli Enriquez•Agnoletti, i Parri, i Codignola, i Bauer, i Moravia, i Parane, e tantissimi altri, se un gover– no autoritario li caccerà in galera vita natural duranle? Sì, poi ci sarà la riscossa (questo è sicuro c fatale), ci saranno nuovi massacri, e i sun– nominati o i loro eredi spiriluali riprenderanno la lotta per la libertà. Ma quando? Il raggiungimento dei nostri ideali non si allontanerebbe ancora di più nel tempo? E, infine, considerazione nientaffatto sublime, anzi quasi meschina, vogliamo godere anche noi - poichè siamo fatti anche di carne - dopo tante sofferenze e dopo le delusioni più crudeli di tulle, cioè quelle su• bite da circa 12 anni a questa parte -, vogliamo godere anche noi di un tenue soffio di libertà, pur senza perdere di vista la mèta lontana e senza rinunciare a lottare per raggiungerla. Come vede, G-. B., siamo d'accordo in tutto sui problemi di fondo; divergenza c'è solo sul transeunt, sul momento attuale, sui pericoli incom– benti e imminenli. Di questo m.i preoccupo, come deJla prima battaglia d'una lunga guerra. Insomma, crudamente: le prossime elezioni mi fanno paura. Pensia– moci, oltre ogni ragion di principio assoluto! Gmuo DoRIA 1~7

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