Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958
lenza e la brutalità s11ietata degli or– dini di una dottrina alla <1uale fini– sce sem1>re col piegarsi ». E altro– ve: « Nella sua grande maggioranza il po1>olo è in una disposizione di spirito femminile, a tal 1mnto che le sue opinioni e azioni sono determi– nate nsBai pili dalle impressioni dei sensi che dalla pura riflessione ». fo111rngini, perciò, nella propaganda, più che spiegazioni. Quando per <'· sempio, il Fl1hrer saliva sulla tri• buna del Congresso di Norimber– ga, il rullio dei tamburi preparava la solcunc atmosfera del rito. Come un sapiente regista Rit1er regolava sul quadro le luci della ribalta. La a1tcsa snervante, prima, l'arrivo, poi, gli applausi, il silenzio, il Fùhrcr al microfono, per qualche minuto pareva che provasse la voce, pareva quasi che stesse cercaudo col tatto la mauiera più sicura di afTN– rarc la folla e possederla. Come in Hitler, che aveva avuto un'infanzia 1>overa, una giovinezza mediocre, era cre.:ciuta la volontà di potenza, cosi nel la nazione tedescat che non aveva potuto rassegnarsi al– la cocente sconfitta crebbt: la volontà di rivincita. La Germania - si dis– se - non era mai stata bauuta sui campi di battaglia. La disfatta e le divisioni fra tedeschi erano dovute a un nemico in1erno, all'ebreo e allo spirito ebraico, a quest'elemento e• straneo che ogni buon tedesco dO\'C· ,,a eliminare. Gli ebrei, per il nazi– smo, non sono che capitalisti <"he suc– chfano il sangue degli ariani. ... o ri– voluzionari C'Omnnisli. Combattendo gli ebrei, i ricchi si po1evano illude– re di allontanare lo spettro della ri– voluzione c sbarazzarsi di concorren– ti pericolosi, e i lavoratori di libe– rarsi dal giogo dei loro s[ru11a1ori. E così gli ebrei focero ancora una voi. ta da capro espiatorio. Fu una spc· cie cli purificazione per il tedesco, si– mile io questo al selvaggio che ere• de che il peccato si possa, come una soiìtauza materiale, E1cuicarc su una vittima e che per eliminarlo basti eliminare la vittima. << Noi - dice– va Hitler a Rauschning - portiamo tutti l'ebreo dentro di noi, ma è più [acile combattere il nemico visibile che il demone invisibile ,,. E l'ebreo in carne ed ossa foce le s1)ese in que• sta lotta senza quartiere contro lo spirito ebraico che s'annida iu ogni tedesco, come le incarnazioni del Diavolo negli eretici, ossessi e strc. ghe avevano Catto le spese, ai tem– pi dcli' Inquisizione, nel la guerra totale intrapresa dalla Chiesa Cat– tolica contro lo Spirito elci Male. Verso il 1936 i nazisti diffusero a centinaia di migliaia di copie / pro• looolli dei Savi di. Sion, un libro ap• par:,O per la prima volta in Russia per istigazione dell'Okraua, la poli– zia segrela zarista, nel quale si espo. nevauo i piani d'uu complotto per In conquista del mondo, organizza– to da misteriosi capi dell'ebraismo internazionale. Così nella terra clas. sica della caccia ullc slrl"ghc e dcl– l'a111isemitismo SCOIJl}iòil pili gran– de contagio psichico della storia u– mana. Un evento di follia sconvolse la Germania e tutti ne furono sfiorati o travolti. La nazione [u in balia di un paranoico. La pro1rn,:z::111du nazista trovò nella ma~gior parte dei. tede– i;chi, inchini alla mania di grnndez– za, alla m_ania di perse<·uzione, alla menzogna sislenrntica un terreno fa. ,·urcvolissimo allo sviluppo dei gcr• mi patogeni di quest'intos~icazione •·ol!e11iva. Si crcde11e la razza eletta, 205
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