Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

tilo. La cinghia di trasmissione che lega la massa al partito è la propa– gamla. Attraverso la denuncia di tut– te le ingiustizie del regime capitali– sta e la parola d'ordi11e, la propa• ganda bolscevica riusoì a imporsi al po1)0lo russo, 11onostan1e la povertà dei mezzi di cui disponeva. In che modo? « Il segreto dell'enigma - scrisse 'frotzky su La rivoluzione perrna– riente - è semplicis,i,imo: le 1rn– rolc d'ordine che rispondono a un acuto bisogno d'una classe e di u– na epoca si creano migliaia di ca– nali>>. L' ambiente rivoluzionario, dive– nuto incandescente, possiede una grande capacità di diffondere 1e i– dee. I giornali bolscevichi erano let– ti a voce alta, leLti e riletti finchè non cadevano a pezzi; gli articoU più importanti erano imparati a me• moria, citati, ricopiati e, quand'era possibile, riStampati )). Poi la pro– paganda ha invaso a poco a poco, ca– pillnrmcnte tutte le attività politi. che, economiche e culturali della na– zione, assumendo forme sempre più violente e ossessive. In questo dopo– guerra si sono sfornati nell'URSS milioni di sillabari pieni di imma– gini di guerra, di ,< morte ai fasci– sti » e di f< viva l'esercito rosso )), si sono proaotti film come ll Giura– mento e La battaglia di Stalingrado in cui si divinizza un popolo o il suo capo (culto della personalità). Su Ire temi, agli esami di licenza li– ceale nel 1950 a Mosca, clue erano di propaganda. Propaganda hitleriana La propaganda ci ha fatto pren– « dere e conservare il potere, la propaganda ci {arà conquistare il 204 mondo)) - diceva Hitler. E vera– mente con le sue intuizioni e una specie d'isdnto infallibile ottenne risultati non raggiungibili forse nep– pure con le pii:1 recenti scoperte di psicologia sociale. Fn un abilissimo demagogo, li· no dei più scaltri ipnotizzatori di masse. Non tra<,curava nessun parti– colare. Per l'ipnosi colle1tiva sape– va scegliere le ore più adatte, quelle della sera. Operai, padroni, contadi– ni, a tutti quello stregone politico promise qualcosa. La propaganda nazista affondò, così, le sue radici nelle zone più oscure dell'inconscio collettivo, esaltando la purezza del sangue, gl'istinti dell'uccisione e della distruzione, rifacendosi con la croce uncinata al1a pili antica mito• logia solare. Gli antichi, cli{atti, im– maginando il sole come un carro che va ogni giorno da oriente a occiden– te, credevano di scorgerne soltanto una ruota. La svastica, la ruota che gira vorticosamente fu il simbolo na– zista della violenza e della rovina, un carro che sul suo pa~aggio travolge e schiaccia tutto. La riproduzione iD– definita della svastica, mentre esal– tava il nazista, atterriva l'antinazi. sta. Era un memento della minaccia. Hitler è la forza - doveva pensare l'av,,ersario - la sola forza reale. Tutti sono con lui, anch'io devo fa– re come gli altri, se non voglio es. sere schiacciato. Ne La mia battaglia Hitler aveva scritto: << Simile alla donna che pre– ferisce piegarsi al forte anziccbè do– u~inare sul debole, la massa prefeti– ece il dominatore al mite e in fondo si trova più soddisfatta da una dot• trina che non ne tollera nessun'al– tra che èl'alla concessione della liber– tà.... Essa non desidera che fa vio•

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